Roma, 5 dic. (askanews) – Gli acquirenti di case cinesi stanno evitando di prendere immobili in prevendita, temendo che gli sviluppatori con problemi finanziari non siano poi in grado di consegnare nonostante i pagamenti anticipati, come accaduto con Evergrande, il gigante immobiliare in grave difficoltà debitoria. Lo rileva oggi Nikkei Asia.
La quota di proprietà acquisite in prevendita ha totalizzato l’82% – indicando che è ancora il modo più popolare di acquistare – ma la cifra è la più bassa dal 2017. Con un contratto di prevendita, l’acquirente inizia i pagamenti ipotecari prima che la proprietà sia costruita. È richiesto anche un acconto.
Nella maggior parte dei paesi, i pagamenti ipotecari non iniziano fino a dopo che la proprietà è stata sviluppata.
Per il periodo da gennaio a ottobre, le vendite di nuove proprietà per area sono diminuite del 6,8% rispetto all’anno precedente, secondo i dati dell’Ufficio Nazionale di Statistica. Le proprietà in prevendita hanno visto un calo delle vendite dell’11,4% dopo un declino di circa il 30% nel 2022. Al contrario, le proprietà vendute dopo il completamento hanno visto un vivace aumento delle vendite del 21,9%.
Il numero di proprietà non consegnate nonostante i contratti di prevendita è aumentato in seguito all’inasprimento del credito da parte di Pechino nel 2020-2021, una mossa volta a raffreddare una frenesia di acquisti in Cina.
Circa il 4% delle nuove proprietà vendute nei quattro anni fino a giugno 2022 sono collegate a progetti problematici, secondo l’E-House China R&D Institute.
Le proprietà in prevendita sono diventate popolari a causa dei loro prezzi più bassi rispetto a proprietà simili completate. Anche gli sviluppatori preferivano gli accordi di prevendita, che rendevano facile per loro finanziare i progetti. Ma sono emersi problemi quando la costruzione non ha tenuto il passo con le vendite, risultando in un accumulo di progetti incompleti.