Milano, 5 dic. (askanews) – “Nel contesto attuale delle cosiddette zone sicure, non sono scientifiche, non sono razionali, non sono possibili. E penso che le autorità ne siano consapevoli. Penso che sia insensibile, penso che sia freddo e penso che rafforza l’indifferenza verso i bambini e le donne a Gaza. E ho visto negli ospedali del sud e del nord che l’indifferenza è letale. È straziante e confonde”. Così da Ginevra James Elder,
portavoce dell’Unicef, l’agenzia delle Nazioni Unite per
l’infanzia. “È una zona sicura quando puoi garantire le condizioni di cibo, acqua, medicine e riparo – ha aggiunto – Ora l’ho visto di persona: questi sono del tutto, del tutto assenti. Non è esagerato. Questi sono minuscoli appezzamenti di terra arida, oppure sono angoli di strada, sono marciapiedi, sono edifici costruiti a metà, non c’è acqua, neanche un po’, non c’è acqua, non ci sono strutture, non c’è riparo dal freddo e dalla pioggia.”
“Mentre parliamo, l’unico modo possibile per creare spazi sicuri a Gaza che siano veramente sicuri, che proteggano la vita umana, è che l’inferno smetta di piovere dal cielo. Solo un cessate il fuoco, solo un cessate il fuoco salverà i bambini di Gaza in questo momento.”