Roma, 4 dic. (askanews) – Il 13 novembre scorso, una lettera anonima relativa alla scomparsa di Emanuela Orlandi, è stata recapitata all’Università Niccolò Cusano presso la redazione di Radio Cusano Campus, alla cortese attenzione di Fabio Camillacci, giornalista del Cusano Media Group e di Pietro Orlandi, il quale, nel frattempo, aveva già ricevuto una lettera identica. Lo stesso Fabio Camillacci, dopo aver consegnato la missiva ricevuta all’avvocato Laura Sgrò per confrontarla con quella arrivata alla famiglia Orlandi e metterla agli atti, di comune accordo con il legale e Pietro Orlandi ha deciso di rivelare il testo della lettera solo ieri sera nella puntata di “Crimini e Criminologia” su Cusano Italia Tv. Nella lettera c’è un vero e proprio enigma da risolvere, un rebus, un rompicapo. Di seguito il testo integrale della lettera anonima:
“Si dice che presso la procura di Roma, sia conservato un documento datato 2019, relativo una figura femminile. Una donna con un nome “mariano” con uno strano accento anglosassone/AMERICANO? Il nome prefigura ambienti celesti, elevati, intoccabili, necessari di maggIORe attenzione; la donna inconsapevolmente (!?)…prevede Clearstream…e bar “d’ORO” retriever. Sembra quasi un film…”il ladro di bambini/E”?”.
Il riferimento principale del testo è a un misterioso documento acquisito dalla Procura di Roma nel 2019, ma anche a una donna che in qualche modo sarebbe venuta a conoscenza del caso di Emanuela. Una donna con nome “mariano” tipo Fatima o Lourdes per esempio. E poi i riferimenti all’AMERICANO, famoso telefonista anonimo nei primi giorni della scomparsa di Emanuela Orlandi e allo IOR, Istituto Opere di Religione, la Banca vaticana al centro di gravissimi scandali nel periodo del sequestro Orlandi. È possibile che l’autore voglia indicare un movente di tipo economico? Sembra dimostrarlo anche la citazione della parola “Clearstream”, che fa riferimento ad attività bancarie e finanziarie su scala europea, con movimentazione di fondi in entrata/uscita dal Lussemburgo.
Intervenuto a “Crimini e Criminologia su Cusano Italia TV, Pietro Orlandi ha detto: “Francamente sono anche un po’ stanco di questa gente che invece di aiutarmi manda lettere con certi enigmi. Se questa persona che ci ha scritto sa qualcosa, ci aiuti veramente. Ecco, uno che fa queste cose è uno come Marco Fassoni Accetti; anzi non escludo che possa esserci proprio lui dietro quest’ennesima lettera anonima. Persone così non ci sono affatto utili: la persona che ha scritto queste cose con un preciso riferimento a un fascicolo del 2019 presente presso la Procura di roma, se sa davvero qualcosa la dica, altrimenti taccia perchè non è utile. Certa gente non la sopporto più”. Pietro Orlandi, parso stanco e amareggiato anche per il comportamento delle istituzioni, si è sfogato e ne ha approfittato per lanciare un appello ai parlamentari della Commissione d’inchiesta e a tutti i partiti: “Ci sono troppe cose e troppi comportamenti strani e ostruzionistici che non mi piacciono visto che ancora non sono stati scelti i nomi che faranno parte della Commissione e visto che peraltro è stata inserita una clausola che non prevede limiti di tempo. E’ evidente che questa Commissione non piace al Vaticano e la Santa Sede ha fatto, sta facendo e farà di tutto per ostacolarla. Camera e Senato ci hanno promesso che si sarebbero impegnati; io ci credo a questo. Però, se davvero vogliono aiutarci devono accelerare i tempi, perché già hanno perso troppo tempo. Purtroppo, finchè tutti i partiti non presentano i nomi dei 20 deputati e 20 senatori che ne faranno parte, la Commissione non può cominciare a lavorare. Quindi, il mio appello è questo: presentate presto questi 40 nominativi ai presidenti di Camera e Senato, affinchè la Commissione possa finalmente partire. Io vi sto aspettando, non vedo l’ora di essere convocato; anche perché se con tre inchieste aperte non riusciamo a fare un passo avanti, la vedo davvero dura. E non mi capacito di questo fatto: ma perché in Italia la ricerca della verità e della giustizia devono sempre trovare ostacoli? Purtroppo, però questa è la realtà: verità e giustizia vengono sempre più calpestate dallo Stato e dal Vaticano”.
A Cusano Italia Tv è intervenuta anche la grafologa Candida Livatino che ha analizzato i caratteri scritti a penna dall’autore nell’intestazione della lettera anonima. L’esperta di scrittura ritiene che si tratti di una persona caratterizzata da tratti narcisistici ed egocentrici: “Le lettere che dovrebbero essere curve, sono invece quadrate e ci sono molte angolosità che segnalano una persona aggressiva, priva di valori, che vive in un mondo creato dalla sua fantasia”.