Milano, 2 dic. (askanews) – Dare una nuova progettualità innovativa e sperimentale alle vallate piemontesi e alle loro comunità facendo del buon vino. E’ questo l’obiettivo del nuovo, lungimirante, progetto del piccolo Comune montano di Entracque (Cuneo) assieme alla Cantina Réva di Monforte d’Alba (Cuneo) dell’imprenditore ceco Miroslav Lekes, alle prese con il primo vigneto della Valle Gesso a oltre mille metri sul livello del mare.
Un piccolo vigneto di 2.300 piante di Riesling piantumato lo scorso luglio in Località Tetti Violino, a 1.042 msl, che darà i suoi primi frutti tra circa tre anni e le prime bottiglie, verosimilmente, nel 2027. “Una piccola produzione, che ipotizziamo inizialmente in più o meno duemila bottiglie, con vino affinato in buona parte in anfore” afferma il general manager del gruppo Réva, Daniele Scaglia che segue il progetto, spiegando che “abbiamo scelto il Riesling perché diverse analisi hanno indicato che è la varietà ideale per questo terreno”. “Avremmo potuto semplificarci la vita piantando una varietà più resistente, come fanno in altre valli, ma questo non ci darebbe modo di lavorare su un prodotto di qualità come vogliamo che sia questo vino” aggiunge Scaglia, ricordando che “il Riesling è un vitigno nobile e complesso, di grande eleganza, longevità e dalle importanti proprietà organolettiche ed è un vitigno che ci permetterà di distinguerci da altri progetti simili e di approcciarci anche a un mercato internazionale”.
A Entracque, borgo di meno di mille anime parte dell’Unione montana delle Alpi Marittime, nessuno aveva mai pensato di coltivare la vite, ma il cambiamento climatico impone di ragionare su sfide nuove ed ecco allora l’idea del vino. Il terreno del resto è argilloso e ricco di ferro e sedimenti rocciosi da erosione, dunque indicato per la coltivazione di Riesling, anche grazie alla temperatura (che in estate è tra i 14 e i 30 gradi), capace potenzialmente di fornire la giusta concentrazione di zuccheri e un notevole sviluppo degli aromi. Ora è in corso uno studio sull’affinamento di questo Riesling di montagna che sarà affinato suddiviso in piccole botti e anfore, a cui partecipano l’agronomo Roberto Abbate e l’enologo Beppe Caviola di Réva.
“Non solo stiamo dando una seconda occasione a terre ormai in disuso da anni, ma allo stesso tempo stiamo creando un nuovo potenziale prodotto tipico, una nuova proposta per i visitatori di Entracque e delle zone limitrofe e una nuova possibilità di lavoro per giovani e meno giovani” dice soddisfatto il sindaco Gian Pietro Pepino, evidenziando che “in poche parole stiamo creando per la nostra comunità un nuovo futuro, e questo lo dobbiamo a Réva e alla sua grande volontà di evoluzione e innovazione”. Per il vino, a Entracque si stanno coinvolgendo piccole realtà locali per fare sì che questo diventi un progetto capace di rappresentare l’intera comunità e, in prospettiva, un’alternativa per i territori montani.
“La Regione Piemonte supporta ed è al fianco di chi investe sulla qualità del territorio e sull’agricoltura sostenibile” ha commentato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, sottolineando che “scommettere sui borghi, attraverso le produzioni di eccellenza, significa da un lato presidiare le aree marginali del nostro Piemonte, dall’altro ridare loro centralità grazie alla produzione economica e anche all’interesse, turistico e enogastronomico, che si genera, con ricadute positive per la comunità che le abita”.