Milano, 1 dic. (askanews) – Un residente di Ryazan “nato nel 1988, con cittadinanza russa e italiana”, e “reclutato dall’intelligence militare ucraina”, è stato fermato per aver commesso “attacchi terroristici”. Lo ha riferito alla Ria Novosti il Centro relazioni con il pubblico dell’FSB russo e il servizio stampa del comitato investigativo russo.
Come ha riferito il comitato investigativo, nel prossimo futuro sarà accusato in un procedimento penale per l’esplosione di un treno merci, ai sensi della parte 2 dell’art. 205 (attentato terroristico) e comma 3 dell’art. 222.1 (acquisizione illegale, detenzione esplosivi o ordigni esplosivi) del codice penale della Federazione Russa. “Si stanno adottando misure per verificare il suo coinvolgimento in altri attacchi terroristici e sabotaggi su istruzioni dei servizi speciali ucraini”, ha osservato l’FSB.
Secondo il comitato investigativo, il sospettato è stato identificato durante un’indagine penale sulla detonazione di un ordigno esplosivo improvvisato l’11 novembre 2023 sulla sezione Rybnoye – Checkpoint nella regione di Ryazan, quando 15 vagoni di un treno merci in transito si sono ribaltati.
“Secondo la testimonianza del detenuto, nel febbraio 2023 a Istanbul, è stato reclutato da un dipendente della direzione principale dell’intelligence del Ministero della difesa ucraino, dopo di che ha seguito un addestramento al sabotaggio a Jekabpils (Lettonia) con la partecipazione diretta delle forze armate lettoni servizi speciali e nel marzo 2023 sono tornati a Ryazan”, ha osservato l’FSB.