Napoli, 1 dic. (askanews) – “Vedo una bellissima piazza piena, le fabbriche che si sono svuotate hanno un grande significato. Ancora una volta Napoli, la Campania, parla a tutto il Paese”. Così il leader della Cgil, Maurizio Landini, chiudendo a Napoli la manifestazione di Cgil e Uil contro la manovra del governo Meloni. Secondo le stime dei sindacati, i partecipanti alla manifestazione sono 30mila. “Qui – ha proseguito il segretario generale – si sta ponendo una questione nazionale, il tema che questo Governo e anche altri hanno dimenticato: non esiste una crescita dell’Italia se il Mezzogiorno continua ad essere senza lavoro, senza diritti, senza strutture”. “Negli ultimi vent’anni – ha ricordato dal palco in piazza Matteotti – sono stati 800mila i giovani del Mezzogiorno, di cui più di 300mila laureati e diplomati, che se ne sono dovuti andare dal Mezzogiorno per vivere e lavorare all’estero o in altre zone del Paese. Che futuro può avere un Paese se i giovani, quelli che abbiamo fatto studiare, utilizzano il loro sapere e la loro intelligenza in altre realtà europee? A questo Governo, che continua a farci credere che dovremmo avere paura dei migranti, chiudere i nostri porti, dobbiamo dire che devono chiudere gli aeroporti per smettere di far andare via le nostre intelligenze e le nostre competenze”, ha concluso Landini.
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