Roma, 30 nov. (askanews) – Rafforzare la comunicazione e riorganizzare i servizi vaccinali per superare la disomogeneità tra le regioni e creare un modello a rete che coinvolga medici di base, farmacie, ospedali per rendere la vaccinazione più facilmente accessibile ai cittadini. Sono alcuni degli obiettivi del nuovo Piano di Prevenzione Vaccinale al centro del convegno di Italia Longeva “La prevenzione vaccinale dell’anziano e del fragile nel PNPV 2023-2025”. Ad oggi nella popolazione adulta e anziana si registrano tassi di copertura vaccinale per le malattie prevenibili come influenza, polmonite pneumococcica, herpes zoster e Covid molto bassi, lontani dagli obiettivi fissati dalle autorità sanitarie nazionali e internazionali.
“La storia dell’uomo in questo periodo ci dice che rischiamo tutti di arrivare a cent’anni, il problema è come. La vaccinazione – dichiara ad askanews il presidente di Italia Longeva Roberto Bernabei – è l’unico metodo gratuito che ti dà una mano ad arrivare a cent’anni in buona salute. Il problema è che non c’è un’organizzazione capillare per cui ognuno di noi sa dove andare facilmente a vaccinarsi. Con questo tipo di convegni cerchiamo di dare invece un’organizzazione – farmacie, ospedali, medici di medicina generale – dove sia per tutti semplice e facile andare a vaccinarsi”.
Tra le novità introdotte dal nuovo Piano anche l’aggiornamento annuale del calendario vaccinale, inserito all’interno dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), così da garantire una sempre maggiore appropriatezza vaccinale, in particolar modo per gli anziani e i fragili.
“Il fatto che il virus pandemico sia diventato endemico e quindi circoli normalmente nella popolazione – dichiara ad askanews Roberta Siliquini, presidente SItI – non significa che non sia più pericoloso per i soggetti fragili. Abbiamo a disposizione una vaccinazione sicura ed efficace, cogliamo questa opportunità: vacciniamoci perché la patologia per i soggetti fragili può essere ancora molto grave”.