Londra, 30 nov. (askanews) – Compie sessant’anni The Cal, l’iconico calendario Pirelli. Il traguardo raggiunto con l’edizione 2024 presentata oggi a Londra e affidata per la prima volta all’obiettivo di un fotografo africano, il giovane visual artist ghanese Prince Gyasi.
La sua opera (“Timeless”) rappresenta la cinquantesima edizione dei 60 anni di storia di The Cal, tenuto conto degli anni in cui non è stato pubblicato. La prima fu proprio l’edizione 1964 affidata al fotografo inglese Robert Freeman, ritrattista dei Beatles. The Cal nasce infatti come progetto esclusivo di Pirelli UK, la consociata inglese del gruppo della Bicocca. Sono gli inglesi che, alla ricerca di una strategia di marketing per superare la concorrenza domestica di altre case britanniche di pneumatici, nel 1964 incaricano Freeman di dare vita, sotto la direzione di Derek Forsyth, a un progetto all’epoca del tutto innovativo.
Da allora, dal 1964 al 2024 sono state pubblicate 50 edizioni del Calendario Pirelli, realizzate da 39 fotografi. La storia di The Cal può essere divisa in quattro periodi: il primo decennio, dal ’64 al ’74, seguito da una lunga interruzione delle pubblicazioni (ben nove anni, dal ’75 all’83) a causa della recessione economica; il secondo decennio, dal 1984 al ’94, che inizia con la rinascita del Calendario e il progressivo ritorno alla ribalta. E’ Herb Ritts a inaugurare nel 1994 la nuova stagione di The Cal con una eccezionale parata di top model, come Cindy Crawford, Helena Christensen e Kate Moss.
Poi, il periodo dal 1994 al 2015, che vede The Cal affermarsi come un oggetto cult, capace di fare tendenza, con gli scatti di Richard Avedon, di Mario Testino e di Steve McCurry, tra gli altri; e infine dal 2016 a oggi (con l’interruzione del 2021 a causa della pandemia), anni in cui il Calendario coglie nuove sensibilità legate ai cambiamenti culturali ed estetici. Il passo decisivo lo compie infatti Annie Leibovitz che per l’edizione 2016 decide di rappresentare 13 donne scelte per il successo ottenuto nei più svariati campi della vita (da Serena Williams a Patti Smith, da Yoko Ono a Fran Lebowitz). Fino all’edizione 2024 con l’Africa protagonista.