Roma, 30 nov. (askanews) – Magdy Hassan Fayed ha appena 26 anni ma lavora nel mondo del trading da quando ne aveva diciotto. Oggi però la sua attività si
è, diciamo così, moltiplicata: “Sono anche un formatore
certificato -spiega- e ho fondato un’azienda, Forex Gump il suo
nome, che offre servizi per far raggiungere a chi si rivolge a
noi la propria libertà finanziaria”. Ma gli inizi sono stati
tutt’altro che facili: “Appena compiuta la maggiore età -ricorda
Fayed- ho deciso di cimentarmi nell’attività di trading,
immaginando che si potesse guadagnare facilmente. Ho capito sulla
mia pelle che questo è un falso mito. Un incidente di percorso,
le perdite che ho subito, che mi ha però indirizzato sulla strada
giusta e permesso di costruire qualcosa di importante”.
Fayed, a quel punto, ha deciso di seguire corsi di formazione e
di immagazzinare le competenze necessarie: “Ed è così -afferma-
che da formato sono diventato formatore, portando con me le
esperienze vissute. Ai miei allievi dico sempre di pensarci due
volte prima di intraprendere il mio corso. Sono onesto sin
dall’inizio e abbasso le loro aspettative. Spiego loro che il
trading non fa arricchire nel giro di pochi giorni o di poche
settimane ma che, per centrare gli obiettivi prefissati, serve
tanto studio e tanta passione. Ottenere la propria libertà
finanziaria insomma è possibile ma non bisogna mai pensare che
sia facile o immediato. Non bisogna cadere nella trappola di chi
ti propone soldi a profusione, ricorrendo magari a qualche
semplice click”.
Di falsi miti il mondo del trading è pieno ma quello più comune
ne costruisce una dimensione utopica: “Non fidarsi mai
-sottolinea Fayed- di chi propone di copiare, come se fossimo a
scuola, gli investimenti degli esperti. Si tratta dell’inganno
peggiore perché seguire pedissequamente qualcuno determina un
rischio enorme che, per il piccolo trader, può determinare
perdite anche del 30%. Forex Gump, che ho voluto costruire da
solo, è in tal senso un modello perché non illude ma offre
servizi che hanno come obiettivo quello di fornire competenze
adeguate. Una sorta di palestra dalla quale si esce decisamente
preparati. Un po’ come ho fatto io agli inizi e come racconto nel
mio libro, ormai un best seller, dal titolo Stop loss. Basta
perdite, un obiettivo, questo sì, non utopico”.