Bari, 30 nov. (askanews) – La strategia regionale per l’idrogeno, approvata nel 2022, e la relativa filiera territoriale nelle sue principali componenti sono stati al centro di un nuovo approfondimento tematico, nell’ambito del ciclo di eventi Future4Puglia, lo scorso 28 novembre, presso la sala conferenze dell’Acquedotto pugliese a Bari.
L’evento, organizzato da Regione Puglia e ARTI – Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione della Puglia -, in collaborazione con l’agenzia di stampa Askanews, ha approfondito le questioni legate alla catena del valore dell’idrogeno, elemento chiave per la decarbonizzazione dei sistemi energetici e volano per la crescita economica, esaltando il protagonismo del territorio regionale. #H2Puglia2030, la vision di alto livello dell’amministrazione regionale, è essa stessa il frutto di un processo partecipativo che ha coinvolto primari stakeholder regionali e nazionali.
Dice Carlo Gadaleta Caldarola, project manager dell’ARTI, l’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione:
“Noi dell’ARTI abbiamo cominciato a lavorare sull’idrogeno già dieci anni fa, in chiave di sperimentazione. Stiamo adesso supportando una nuova fase di programmazione e di definizione di nuovi target non solo quantitativi, ma all’interno di una vision ideale che coniughi rispetto per l’ambiente e sviluppo economico. Una fase che prevede investimenti in Puglia compresi tra gli 1 e i 2 miliardi di euro, che comprendono progetti sulla mobilità e di produzione e utilizzo di idrogeno per l’industria hard to abate, con l’obiettivo di porre le basi di un utilizzo dell’idrogeno anche per clienti residenziali”.
Appare all’orizzonte un nuovo ecosistema industriale, insomma, una filiera rinnovata profondamente negli intenti economici, nell’impatto ambientale e nelle ricadute occupazionali. Dice Emmanuella Spaccavento di Puglia Sviluppo:
“Noi agiamo da organismo intermedio per gli aiuti agli investimenti in innovazione ma siamo anche gestori di fondi per finanza innovativa. Abbiamo delle misure che sono state ideate proprio per consentire la copertura di investimenti di questo genere.
Sicuramente investimenti sull’idrogeno avranno un ritorno economico importante soprattutto a livello di indotto.”.
Categorico ed estremamente ottimista e propositivo l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci:
“Abbiamo cercato di coinvolgere tutti gli stakeholder, attori privati, della ricerca, industriali specializzati nella produzione di dispositivi ma anche dell’idrogeno verde: un mix che guarda alle energie di fonti rinnovabili come a una straordinaria opportunità di creare un hub energetico. Abbiamo affrontato la sfida della transizione energetica cercando di coinvolgere tutti i cittadini, le imprese, le grandi industrie che vogliono riconvertirsi, convinti che vada creata un’alfabetizzazione generale intorno a questi temi e che nessuno debba subire questa scelta; attraverso tanti processi partecipativi e occasioni di dialogo e confronto si può raccogliere la sfida del pianeta ognuno nella propria singola parte di territorio”.
Insomma, un vero e proprio esperimento di comunità immersiva, potremmo definirlo, dove ognuno è soggetto attivo di un cambiamento che deve rilanciare il sogno di un habitat felice. “Sfida sociale”, la chiama l’assessore e ci sono tutte le condizioni per vincerla, senz’altro.