Roma, 30 nov. (askanews) – Donatella Prampolini, Presidente FIDA,
Federazione ItalianaDettaglianti Informazione, a conclusione del
convegno promosso per la presentazione dello studio “Analisi comparativa
dell’impronta ambientale di scenari alternativi di conferimento
di rifiuti di imballaggio per ortofrutta ai centri di
trattamento rifiuti” realizzato da Ergo, Spin off Sant’Anna di
Pisa, fa il punto della situazione su questo tema e rilancia la
sperimentazione del modello proposto.
“Siamo stati tra i primi ad essere stati sensibili al tema della
sostenibilità e dell’economia circolare. In dieci anni però non
siamo riusciti a trovare la parte pubblica che ci venisse dietro.
C’è un problema banale, di semplificazione burocratica e
amministrativa, che ci deve permettere di utilizzare i nostri
mezzi, che già oggi vanno al mercato per riportare gli imballi ma
non possono farlo perchè fuori legge, perchè dovrebbero essere
iscritti ad un registro. Siamo stanchi di alibi e di scuse, la
normativa va cambiata, il processo può essere anche lungo ma si
deve trovare la soluzione. Noi abbiamo fatto realizzare uno
studio che dimostra con numeri oggettivi che c’è un beneficio per
la collettività e chiediamo che il pubblico ci venga finalmente
dietro e Bergamo con i suoi mercati generali si è resa
disponibile ma la parte pubblica deve trovare il modo di superare
questa normativa superata”, ha detto Prampolini.
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