Tiffany Pesenti: come costruire un personal branding di successo – askanews.it

Tiffany Pesenti: come costruire un personal branding di successo

“Iniziare con una chiara comprensione del proprio “perché” “
Nov 29, 2023
Roma, 29 nov. (askanews) – Da circa una decina d’anni, è diventato sempre più complesso riuscire a separare il mondo della comunicazione dall’universo

social: grandi trasformazioni, grandi passi avanti, ma anche

grandi dubbi su come riuscire ad affrontare i cambiamenti sempre

più pressanti. L’evoluzione, però, ha aperto nuove opportunità

professionali e ha reso il personal branding una componente

fondamentale per il successo online. Tiffany Pesenti, esperta in

comunicazione, social media strategist, è riuscita a captare il

potenziale dei social network, anche quando la trasformazione

appariva un qualcosa di lontano, quasi impossibile. Pesenti, in

arte “Tyf”, ha colto quella scintilla e ha voluto credere nella

sua intuizione: pur essendo partita dalla gestione della

comunicazione di un ente museale, è riuscita a “osare” diventando

una figura di spicco nel mondo del personal branding e della

gestione strategica dei social media. “Avevo capito che potevo

sfruttare i social in modo funzionale, e sono partita in un’epoca

in cui Facebook dominava la scena – racconta Pesenti-. I social

media sono stati usati come strumento di comunicazione per il

museo, una mossa che all’epoca era considerata quasi

“scandalosa”. Museo e social? A quei tempi qualcosa di

inconciliabile. Questa scelta un po’ “azzardata” si è rivelata

invece un successo, e ha contribuito al progresso della rete

museale”. Così ha deciso di intraprendere una nuova sfida:

diventare una social media manager per le aziende. Nel corso

degli anni, il settore ha continuato a evolversi, portandola a

specializzarsi in nuove tecnologie, intelligenza artificiale e il

crescente mondo del metaverso. Oltre alla gestione delle

strategie di comunicazione aziendale, ha anche creato un percorso

chiamato “Power Brand” rivolto a imprenditori di alto livello,

aiutandoli a sviluppare e migliorare il loro personal branding

online. Una delle caratteristiche principali del suo lavoro?

“Dare gli strumenti per creare un dialogo autentico tra i clienti

e il loro pubblico” spiega Tyf, che sottolinea quanto sia

importante la comprensione del proprio “pubblico”, oltre che dei

propri clienti. Ciò richiede una profonda comprensione di chi è

il pubblico ed a ciò a cui è interessato . Questo processo

implica l’identificazione di caratteristiche, qualità e archetipi

personali, e la creazione di una strategia di comunicazione

mirata a trasmettere tali valori. Il suo obiettivo è quello di

aiutare le persone a costruire una community autentica e

impegnata, che vada oltre il mero numero di follower, che si

fidi, però, e si relazioni con il personal brand in modo

significativo.

Ma in un mondo che viaggia così velocemente, è fondamentale stare

“al passo” con le innovazioni, è per questo che Pesenti ha

cercato subito di integrare l’intelligenza artificiale nel campo

della comunicazione e del personal branding, sottolineando “che

l’intelligenza artificiale è uno strumento che dovrebbe essere

utilizzato in modo mirato, piuttosto che sostituire completamente

l’aspetto umano. È un complemento alla creatività e

all’autenticità umana, ma non deve e non potrà mai sostituire la

vera essenza dell’uomo”. La cosa più importante quando si

comincia un percorso di personal branding? “Iniziare con una

chiara comprensione del proprio “perché”. Questo significa

identificare la missione personale e ciò che si desidera

comunicare. Ma il personal brand dovrebbe essere una

rappresentazione autentica della personalità e dei valori dei

singoli. Anche le debolezze possono essere parte integrante,

poiché rendono una persona più autentica e vicina al proprio

pubblico” spiega Pesenti: “Vedere i propri clienti crescere e

avere successo è una fonte di soddisfazione profonda. Bisogna

mostrare la parte migliore di sé, ma essere veri e reali, è ciò

che restituisce di più” conclude.