Gaza (Striscia di Gaza), 29 nov. (askanews) – Lo spazio di fronte all’entrata dell’ospedale Al-Shifa a Gaza City è stato trasformato in una fossa comune, in cui sono stati sepolti i cadaveri non identificati. La struttura ospedaliera è la più grande di Gaza, ha subito diversi bombardamenti ed era stata occupata dagli israeliani fino alla scattare della tregua.
Tombe proprio di fronte a un ospedale ancora funzionante, nonostante le difficoltà per la mancanza di carburante e medicinali. Un rischio sanitario che si aggiunge ai molti altri che mettono in pericolo Gaza, “ad alto rischio di malattie infettive”, secondo quanto detto dall’Organizzazione mondiale della sanità.
“Il forte sovraffollamento e l’interruzione dei sistemi sanitari, idrici e igienico-sanitari stanno aggravando la situazione – ha sottolineato l’Oms – la carenza di cibo sta indebolendo le persone che hanno maggiori probabilità di ammalarsi”.