Roma, 28 nov. (askanews) – Introdotta dal successo di suo marito Sting “Fields of gold” Trudie Styler ha aperto a Parigi gli interventi dei testimonial in favore della candidatura di Roma come ospite dell’edozione 2030 dell’Expo. La mia famiglia ed io abbiamo una lunga frequentazione dell’Italia – ha ricordato l’attrice e regista – nel 1990 abbiamo affittato un villaggio vicino Pisa dove mio marito Sting ha scritto il suo album Soul cages, lavoro di memoria e perdita, dopo la morte dei suoi genitori. Io ho dato alla luce il mio terzo figlio”. “Penso a me stessa come un’italiana onoraria”, ha aggiunto Styler, ricordando il titolo del suo dcumentario su Napoli. “Posso entrare? Si certo – mo hanno risposti dempre in Italia – la porta è aperta”. Sono stata semore accolta con cuori. “Roma mi ha accolto da giovane attrice a Cinecittà – ha ricordato ancora Styler -, la straniera, e Roma non vede l’ora di accogliere tutti noi, perché Roma dà valtre alla famiglia, all’amore, ai diritti, all’umanità, dove ci sono eguali opportunità per le donne e per tutti”. “So che Roma vi accoglierà con cuore aperto e amorevole. Se il mondo chiederà “Posso entrare” Roma risponderà “certo siete benvenuti””, ha concluso.