Rivolto, 28 nov. (askanews) – Avvicendamento al vertice delle Frecce Tricolori. All’aeroporto di Rivolto, in provincia di Udine, Il Tenente Colonnello Stefano Vit da 11 anni alla Pattuglia Acrobatica Nazionale, di cui 2 da Comandante, ha lasciato il comando al Tenente Colonnello Massimiliano Salvatore che, dal 2019 al 2023 ha rivestito il ruolo di Solista della PAN.
“Siamo alla fine della stagione del Centenario – ha detto il neo Comandante- una stagione che ci ha regalato grandissimi soddisfazioni. Abbiamo avuto il privilegio di sorvolare tutte le regioni d’Italia e stendere il nostro tricolore su tutta la nostra penisola e anche in luoghi remoti, come Lampedusa e Linosa. Quindi, è stata davvero una stagione memorabile e l’anno prossimo sarà altrettanto memorabile perché le Frecce Tricolori, dopo ben 32 anni, tornano sul territorio nord americano; sarà una grande avventura e per noi una grossa sfida ma non vediamo l’ora di stendere il tricolore oltreoceano per abbracciare tutti gli italiani che sono in Nord America”.
Dopo il tradizionale passaggio di consegne in volo, con tanto di fumi tricolori e il rituale scambio di patch con le insegne di Pony 0, il call sign del Comandante della Pattuglia Acrobatica italiana, la cerimonia è continuata nell’hangar, alla presenza del Generale DA Luigi Del Bene, Comandante delle Forze da Combattimento dell’Aeronautica Militare e di numerose autorità militari, politiche e istituzionali della zona.
Il cambio comando del 2023 ha coinciso anche con un altro importante risultato conseguito dalle Frecce Tricolori: il raggiungimento delle 100mila ore di volo con il velivolo Mb-339.
Il Comandante uscente, Tenente Colonnello Stefano Vit, nel ringraziare i suoi colleghi del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, ha voluto ricordare anche i momenti difficili affrontati soprattutto nell’ultimo periodo, superati anche grazie al grande spirito di gruppo che contraddistingue tutti gli uomini e le donne in uniforme azzurra.
“La sorte ci ha messo di fronte a 3 tragedie – ha detto – è veramente raro che tre tragedie si sviluppino in un anno, però, nel male, abbiamo cercato di reagire al meglio. La forza di questo Reparto è la coesione e anche la resilienza. In un momento di difficoltà, tutti quanti hanno reagito con l’equilibrio, cercando di rispettare anche la memoria di chi non c’era più abbiamo voluto risalire in sella il prima possibile per ornorare quella che è la missione del 313° Gruppo: rappresentare l’Aeronautica Militare ma anche il Paese; un Paese che quando lavora in squadra sa performare e sa fare cose eccezionali”.