Roma, 24 nov. (askanews) – Nel mondo quasi un terzo del cibo che si produce viene sprecato. Un comportamento che si deve e si può arginare. Ne sono convinte le tante aziende, start up, associazioni, scuole, istituzioni che hanno aderito alla XIV edizione del “Premio Non Sprecare” – nato da un’idea di Antonio Galdo, direttore di www.nonsprecare.it – che si è conclusa oggi nel Campus dell’Università Luiss Guido Carli, partner dell’iniziativa, con la consegna dei riconoscimenti ai sei vincitori. Per la categoria “Associazioni” il premio è stato assegnato al Centro anziani di Trastevere, guidato da Gianfranco Caldarelli. Perché la lotta allo spreco non conosce età.
“Non sprecare – ha detto Caldarelli – perché siamo chiamati a farlo, perché il nostro pianeta è uno soltanto e noi facciamo di tutto. Abbiamo trasformato il Centro anziani in un modello di riciclo e di ecosostenibilità: dai tappi, al Pvc, alla plastica, all’organico che viene dalle nostre cucine, perché noi cuciniamo per il benessere di tutti, che viene trasformato in compost che va nell’orto del nostro Centro. Nulla si spreca e tutto rimane per il benessere di tutti”.
Non sprecare vuol dire anche non lasciarsi sfuggire un incontro, un momento di empatia tra due estranei: Antonio, italiano, e Tarek, arrivato dal Bangladesh e senza permesso di soggiorno, sullo stesso vagone della metro a Milano. Una storia che ha meritato il premio per la categoria “Personaggio”. “In metropolitana, un po’ la terra di nessuno, dove ognuno deve stare attento a tutti, siamo tutti nemici di tutti, e lì ho avuto l’attenzione di Tarek che mi ha visto un po’ sofferente, stavo andando a fare una visita di controllo al San Raffaele a Milano, e mi ha offerto il sedile. Da lì è nata un’amicizia che poi è sfociata in un’adozione. È mio figlio”.