Milano, 23 nov. (askanews) – Dal 23 novembre del 1973 – data in cui il Governo Rumor vara misure restrittive e divieti per contenere i consumi di energia – ai giorni nostri: cinquant’anni di politiche sulla mobilità, di ricerca tecnologica sui motori, di progettazione delle nuove aree urbane, di innovazione nel trasporto pubblico e di invenzioni futuristiche.
A partire da questo 50esimo anniversario, la mostra “Drive Different. Dall’Austerity alla mobilità del futuro”, al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino (Mauto) dal 24 novembre 2023 al 7 aprile 2024, propone una riflessione sulle sfide della mobilità e sulle domande che è necessario porsi perché la ricerca tecnologica, da una parte, e le abitudini individuali, dall’altra, convergano sull’obiettivo comune di salvaguardare il pianeta.
“Ripercorrere la storia dell’auto negli ultimi cinquant’anni è davvero affascinante e questa mostra la racconta bene, a partire dai veicoli iconici che hanno fatto la storia della nostra industria e che ci spingono verso il futuro. Stellantis è al centro di questo percorso con l’ambizione di innovare nei suoi prodotti e servizi la mobilità di domani. “Drive Different” è un’iniziativa di alto valore culturale e divulgativo del Mauto, che evidenzia quanto la presenza di nostri marchi italiani sia forte e proiettata verso il futuro”, ha detto John Elkann, presidente di Stellantis.
“Nel nostro ruolo di primo produttore di veicoli al mondo, con forti radici italiane, e di fornitore di soluzioni di mobilità innovative, siamo orgogliosi di partecipare a questa mostra. La presenza di Stellantis a “Drive Different” racconta la storia dell’evoluzione verso la transizione energetica e la mobilità sostenibile, nel rispetto dell’ambiente, racconta il nostro lavoro per garantire alle generazioni future la libertà di muoversi, che potrebbe essere a rischio se non si dà priorità all’innovazione permanente e al coinvolgimento degli stakeholder”, ha commentato Carlos Tavares, Ceo di Stellantis.
Drive Different è ideata e curata per il Mauto da Giosuè Boetto Cohen, realizzata in collaborazione con Stellantis e e Aci, con il supporto di Eni, Politecnico di Torino, Senseable City Lab (Massachusetts Institute of Technology – Mit), e Quattroruote, e con il patrocinio del Ministero della Cultura, di Regione Piemonte e Città di Torino.