Roma, 22 nov. (askanews) – Si intitola “Lee and me” il documentario di Alessandro Garilli che racconta in una prospettiva originale e di grande profondità la violenza sessuale e che sarà disponibile su Prime Video dal 25 novembre, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Si tratta del viaggio nella vita della fotografa americana Lee Miller, che subì una violenza da bambina, e in quella di un uomo kosovaro, Sami, che ha commesso un abuso. Due storie distanti nello spazio e nel tempo che però mostrano un doloroso punto di contatto. Nella prima parte del documentario la vita dell’americana è narrata proprio da Sami e da altri sei sex offender, tuttora detenuti in carcere, che hanno intrapreso un percorso di consapevolezza. Il regista racconta: “Spesso e volentieri chi commette un reato di questo genere non è pentito, c’è una sorta di negazione, di minimalizzazione, lo sanno bene tutte le persone che lavorano nelle carceri. Ai miei occhi mancava una figura maschile che avesse realmente preso coscienza dell’errore commesso che desiderasse chiedere scusa.
In questa landa desolata, senza confini, che è, purtroppo, la violenza sessuale sulle donne, mi sembrava di piantare un primo paletto, che iniziasse ad indicare un segno di un confine”.
I vari piani del racconto contribuiscono a comprendere a fondo storie, meccanismi, retroscena della violenza. Dalle riprese in prigione con le testimonianze alla narrazione che fa l’attrice Alice La Manna nei panni di Lee Miller, ai commenti di tanti esperti, a cominciare dalla psicoterapeuta Maria Rita Parsi. “Secondo me la soluzione vera passa attraverso quelle che Maria Rita chiamava agenzie educative, la famiglia e la scuola, e perché no, chiaramente, anche il carcere”.