Milano, 22 nov. (askanews) – “Siamo in un momento in cui lo sviluppo è velocissimo e purtroppo il tema della mobilità è un tema infrastrutturale quindi fa fatica ad adattarsi in tempi ragionevoli allo sviluppo tecnologico, all’innovazione a cui siamo oggi abituati. Quindi è necessario creare sensibilità e consapevolezza attorno al tema della mobilità e il fatto che sia un elemento infrastrutturale non deve diventare un alibi”. Lo afferma Niccolò Bossi, direttore generale della 24Ore Business School.
E’ necessario – prosegue Bossi – che formazione e mobilità si uniscano e si mettano a fattore affinché noi si possa fornire gli strumenti di consapevolezza alle persone per comprendere la velocità del cambiamento e tradurre in azioni anche di mobilità e in politiche di mobilità”.
“Fino a poco tempo fa – osserva il direttore della 24ore Business
School – avrei detto che ci fossero diverse resistenze. Oggi si sta cominciando invece ad entrare in un mondo più di
consapevolezza dove il tema della formazione diventa un tema ciclico: non è più un paradigma lineare per cui si andava a studiare, poi si lavorava e poi si andava in pensione. Oggi è necessario creare questi cicli di formazione continua proprio per il tema che esponevo, prima la velocità del cambiamento: non siamo più nelle condizioni di compiere il nostro ciclo di lavoro senza formarci perché viviamo tanti cicli di innovazione. La tecnologia avanza alla velocità della luce e noi per starci dietro dobbiamo avere gli strumenti forniti da manager e professionisti affinché ci diano la cassetta degli attrezzi per lavorare tutti i giorni con gli attrezzi giusti”.