Roma, 22 nov. (askanews) – Nel confronto europeo, l’Italia presenta un buon posizionamento in termini di competitività infrastrutturale attestandosi al settimo posto della graduatoria europea (Commissione Europea, 2022). Emergono, tuttavia, profonde disparità territoriali: solamente Lombardia, Piemonte, Lazio, Liguria e Campania superano la media europea, tutte le altre si collocano al di sotto. In dinamica, nel periodo 2019-2022 solamente Lombardia, Piemonte e Campania migliorano il loro posizionamento relativo, scalando la classifica di 38, 7 e 4 posizioni. E’ quanto emerge da uno studio Svimez per Conftrasporto in occasione del Forum internazionale.
Piemonte e Lombardia presentano un buon indice di accessibilità stradale (100% e 96% quota di popolazione raggiungibile entro 1h30 su strada in un raggio di 120 km contro una media europea del 77%). La Campania si distingue per una buona dotazione ferroviaria (8,8% la quota di popolazione raggiungibile entro 1h30 su ferrovia in un raggio di 120 km contro il 5,8% della media europea); bene Lazio e Lombardia che concentrano il traffico aereo passeggeri e cargo (numero di voli giornalieri intorno a 1000).
Le criticità infrastrutturali italiane: sotto-dotazione al Sud e saturazione al Nord. Grande ritardo per quanto riguarda la rete ferroviaria del Sud: solo 181 km di rete ferroviaria ad alta velocità (12,3% del totale) esclusivamente in Campania; gap enorme per elettrificazione della rete: 58,2% al Sud (come nel 2021, Sardegna unicamente a trazione diesel), 80% al Centro-Nord; bassa quota del doppio binario (31,7% contro il 53,4% al Centro-Nord). La dotazione di infrastrutture stradali del Sud è molto inferiore per estensione della rete autostradale (1,87 km per 100 km2 contro 3,29 al Nord e 2,23 al Centro): in Sardegna nessun km di autostrada, marginali in Basilicata.