Roma, 21 nov. (askanews) – “Abbiamo in qualche modo costretto il governo a leggere la Costituzione, è triste dirlo ma è così. Hanno sbattuto il muso contro la Costituzione perché dal primo giorno noi abbiamo affermato con forza che non esistesse nessun accordo finché non fosse portato proprio in Parlamento dove la Costituzione prevede il passaggio e la ratifica”: lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein, intervenendo alla conferenza stampa del Tavolo Asilo e Immigrazione contro il Protocollo Italia-Albania all’Hotel delle Nazioni a Roma, dopo che il Governo ha annunciato di sottoporre a ratifica parlamentare l’accordo con Tirana sull’immigrazione.
“Ci tenevo a passare a portarvi un saluto perché stiamo contestando duramente anche il merito di questo accordo, che continuiamo a sostenere si ponga in violazione con il diritto internazionale e anche con il diritto costituzionale. Afferma chiaramente che lo straniero ha diritto di chiedere asilo nel territorio della Repubblica. Grazie e andiamo avanti, perché oggi intanto abbiamo riaffermato le prerogative del Parlamento ma la battaglia di merito la dobbiamo fare proprio lì”, ha aggiunto Schlein, intervenuta assieme a Beppe Provenzano per portare un saluto ai relatori presenti, tra cui Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci, Riccardo Noury portavoce Amnesty Italia, Giorgia Rinaldi portavoce di Sea Watch, Cristina Molfetta di Fondazione Migrantes e Flaminia delle Cese dell’IRC.
Tra gli altri parlamentari intervenuti anche Riccardo Magi (+Europa) e Graziano Del Rio (Pd).
Il Tavolo Asilo e Immigrazione chiede che il Protocollo Albania-Italia venga revocato e insieme ad altre reti e organizzazioni ha presentato un documento di analisi nel quale ha spiegato i diversi profili di illegittimità, primo fra tutti la violazione degli obblighi costituzionali e internazionali del nostro Paese in caso di “esternalizzazione” delle frontiere e del diritto d’asilo in territorio albanese.