Milano, 20 nov. (askanews) – Il valore comune dell’innovazione e della sostenibilità unisce i giovani di Matera e Milano-Mind. La storica città della Basilicata e il nuovo distretto l’innovazione che sta nascendo alle porte di Milano, pur nate in contesti storici e geografici molto diversi, sono entrambe ‘città smart’, luoghi all’insegna dell’ecosostenibilità, fucine di progetti di innovazione sociale e soprattutto luoghi dove le giovani generazioni si sentono impegnati in prima persona e in modo cocreto nello sviluppo innovativo del territorio. In virtù di questo ‘filo rosso dell’innovazione’, Matera è stata scelta da Fondazione Triulza per il lancio dell’edizione 2024 del Social Innovation Campus per la prima volta fuori da Mind, con un evento, organizzato in collaborazione con il ‘Consorzio La Città Essenziale’ e che si è svolto il16 novembre.
Chiave dell’iniziativa: lavorare sulle competenze, sulla formazione e sul protagonismo dei giovani per creare sinergie tra settori e territori diversi. All’incontro – che si è svolto in uno dei nuovi luoghi simbolo dell’innovazione della città, la SPARKme Space Academy – hanno partecipato gli studenti degli istituti superiori di II grado di Matera. In questo contesto, gli studenti lucani hanno non solo conosciuto MIND, ma sono venuti a contatto anche con organizzazioni ed opportunità del loro stesso territorio.
‘L’incontro a Matera ha colto l’essenza e la missione del Social Innovation Campus che organizziamo in Mind dal 2020 per costruire insieme uno sviluppo sostenibile valorizzazione le competenze dei giovani- ha detto Massimo Minelli, presidente di Fondazione Triulza – Lo facciamo come è successo oggi qui: facendo conoscere ai giovani esperienze, progetti e opportunità, e dando loro la parola per progettare il futuro; sostenendo startup e cooperative social tech, quelle che usano innovazioni e tecnologie per migliorare la vita delle persone, occasioni per incontrare altre realtà e imprese con cui poter avviare nuovi progetti e collaborazioni. Il collegamento del progetto Mind con altre esperienze territoriali è secondo noi fondamentale per rispondere insieme alle sfide che accomunano i diversi territori: come creare comunità generative, lo sviluppo sostenibile, la valorizzazione dei talenti’.
Cresce quindi la partecipazione di scuole e da tutte le regioni di Italia al Social Innovation Campus di Mindi, che si configura sempre più come evento di riferimento sull’innovazione sociale con migliaia di partecipanti ogni anno. Scuole superiori di Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia, Veneto hanno già confermato la partecipazione in presenza e online agli hackathon di coprogettazione e ai laboratori (validi come ore di PCTO, orientamento ed educazione alla cittadinanza) dell’edizione del 28 e 29 febbraio 2024 che approfondirà il tema ‘Skills 4 Social Innovation. I talenti di tutti per costruire il futuro’.
Startup e cooperative di tutt’Italia possono ancora candidarsi al percorso di capacity building e al Contest Social Tech (e accedere ai circa 10.000 euro in montepremi, servizi di accompagnamento e formazione) promosso in partnership con i Fondi Mutualistici Coopfond, Fondo Sviluppo e Generalfond. ‘Siamo veramente orgogliosi che Fondazione Triulza che opera in Mind abbia scelto proprio Matera per lanciare la prossima edizione del Social Innovation Campus. Significa che il lavoro che stiamo portando avanti da tanti anni sul territorio inizia a dare i suoi frutti – ha affermato Giuseppe Bruno, presidente del ‘Consorzio La Città Essenziale’ – Il Consorzio La Città essenziale da anni punta a creare reti e sinergie tra diverse realtà, stimolare la creatività e il protagonismo dei giovani, favorire l’innovazione e l’inclusione e promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio e di tutta la comunità. Sono convinto che uno dei punti di forza di Matera, che le sta permettendo di emergere oggi, è la grande capacità, soprattutto dei giovani, di guardare verso il futuro e di impegnarsi a dar vita a progetti di grande portata innovativa’.
L’incontro ha generato un dialogo stimolato dalle domande dei giovani su strumenti e modelli per uno sviluppo sostenibile territoriale duraturo. Daniela De Pascalis, direttore Sviluppo Immobiliare e Ambiente di Arexpo – società pubblica che detiene la proprietà del milione di metri quadrati di Mind e sta attuando il piano strategico dell’area – ha parlato del modello di partnership innovativa pubblico-privato che ha permesso di dar vita a uno dei più grandi piani urbani integrati d’Europa e di attirare investimenti, cervelli e tecnologie per generare innovazione e sviluppo a impatto sociale.
Fornire ai giovani gli strumenti per diventare agenti del cambiamento è il percorso che sta sperimentando a sua volta in Calabria e Campania Fondazione Unipolis con il progetto ‘Bella storia. La tua’. Il progetto – che ‘parta dalla conoscenza e dalla valorizzazione dei territori’ come ha sottolineato Alessandro Cicitta, Sustainability-Stakeholders Manager Sicilia, Calabria, Puglia e Basilicata UnipolSai -è stato raccontato con la testimonianza di Maria Cristina Quattrone, una dei 50 giovani, che stanno partecipando a questo percorso triennale di crescita individuale e comunitaria.
Nel corso dell’incontro è stato presentato anche il programma del Comune di Castelmezzano – riconosciuto come best practice a livello internazionalee illustrato dal sindaco Nicola Rocco Valluzzi – che ha visto questo piccolo paese di montagna investire nella sostenibilità e nelle sue bellezze naturalistiche generando un importante indotto economico e occupazionale che coinvolge tutta la comunità, rallentando la tendenza allo spopolamento delle aree interne.
È stato anche approfondito il tema dell’abitare generativo, come strategia per generare valore sociale attraverso l’attivazione delle persone, che riguarda sia le grandi città che i piccoli centri urbani e le aree interne.
Per Mind, uno dei progetti di rigenerazione urbana più grandi di Italia, la sfida è quella di non diventare solo un polo di ricerca ma anche un luogo di sperimentazione di nuove forme di vita urbana, puntando su infrastrutture culturali, innovazione collaborativa e sostenibilità come identità, non come risultato di buone pratiche costruttive e di gestione, ha spiegato Stefano Minini, project director di Mind per Lendlease.
Per una città come Matera, forte di storia e identità, la sfida è a sua volta quella di creare nuove opportunità per rafforzare la comunità. Un esempio è quello della Cooperativa Oltre l’Arte creata da alcuni giovani per investire su se stessi, creare opportunità lavorative e valorizzare il proprio territorio, come ha raccontato Rosangela Maino. Creare soluzioni abitative nuove nei piccoli borghi e centri urbani in grado di rafforzare le comunità e frenare lo spopolamento è la grande sfida a cui sta lavorando il mondo della cooperazione, come ha spiegato Rocco Fiorino, coordinatore dell’Alleanza Cooperative Italiane Habitat della Basilicata.
Tanti gli spunti e le connessioni nate durante il Meet&Coffee finale con un dibattito sulle sinergie e connessioni territoriali possibili a partire dal racconto di otto realtà innovative lucane: Casa Netural, Oliveti Ritrovati, Noi Ortadini, Museo Tam, Laboratorio di artigianato sociale con Uccio Santochirico, Generazione Lucana, La Luna al Guinzaglio e Progetto Policoro.
I veri protagonisti dell’evento sono stati gli studenti di quattro scuole superiori di II grado di Matera che, in pieno spirito del Social Innovation Campus, hanno preso la parola e partecipato al confronto. Si tratta delle classi degli studenti che si erano aggiudicati il premio Social Innovation Campus di Fondazione Triulza al J-Fest – La Città Essenziale: IIS G. B. Pentasuglia – Istituto Tecnico Settore Tecnologico e Liceo Scientifico opzione Scienze applicate; ITS Commerciale e Geometra ‘Loperfido – Olivetti’ e Istituto Alberghiero ‘Turi’. Il Social Innovation Campus è uno dei principali appuntamenti di riferimento in Italia sull’Innovazione Sociale che prevede il concreto coinvolgimento delle nuove generazioni – universitari e studenti delle scuole superiori di II grado, ITS e IFTS – che dialogano e co-progettano insieme con stakeholder Mind, realtà del terzo settore e dell’economia civile, startup e aziende tecnologiche, finanza ed enti locali, università e centri di ricerca, imprese profit e sociali. Il Campus è organizzato dalla prima edizione in collaborazione con le ancore di Mind: Arexpo, Lendlease, Human Technopole, Gruppo San Donato, Università degli Studi di Milano e Politecnico di Milano. L’edizione 2024 è realizzata con il supporto di UnipolSai e in partnership con Umana e UniCredit, come main sponsor.