Roma, 20 nov. (askanews) – “Più si riuscirà a dimostrare che investire nello sport determina benefici economici e sociali e più gli italiani si trasformeranno da un popolo di tifosi a uno di sportivi e praticanti. È questo l’obiettivo di Sport e Salute, che si fonda su una visione e su un coraggio condiviso da realtà territoriali come la Regione Emilia-Romagna che, attraverso la legge regionale 8 del 2017, ha scelto di investire sullo sport, sia attraverso i grandi eventi che sui progetti sociali e sulla scuola”. Lo ha detto Diego Nepi Molineris, amministratore Delegato di Sport e Salute, ospite a Rimini del convegno “Sport e Promozione del territorio” promosso dalla Regione Emilia-Romagna, durante il quale sono stati presentati gli esiti di una ricerca sugli “effetti economici e reputazionali generati dai grandi eventi sportivi in Regione”.
“Il coraggio e la visione che ha portato la Regione Emilia-Romagna a dare centralità agli investimenti sportivi, oggi è ripagata da effetti misurabili in termini di indotto diretto che indiretto. Questo è un modello replicabile e scalabile in tutta Italia”, ha proseguito Nepi Molineris, “Qui si è scelto di “uscire a riveder le stelle”, quelle che oggi hanno già svolto eventi in Regione e che chiedono di continuare a svolgerne. Ma la visione dell’Emilia-Romagna ha portato anche ad investire su progetti, quali “Scuola Attiva Kids” condiviso con noi di Sport e Salute, con il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara e con il Ministro per lo Sport, Andrea Abodi tramite il Dipartimento per lo Sport, che oggi porta l’attività sportiva non solo in tutte le classi delle scuole primarie emiliano-romagnole, ma anche di vantare una sperimentazione che ci permette di arrivare anche nella scuola dell’infanzia. È da queste sinergie e dal gioco di squadra che trae beneficio lo sport italiano e, quindi, tutto il Paese”.