Roma, 18 nov. (askanews) – “Il futuro arriva fra di noi, entra in noi attraverso la ricerca. E questa è una frontiera fondamentale in ogni paese, nel nostro in modo particolare, e questa va sollecitata, sorretta e sviluppata. È il futuro del nostro Paese e questo richiede un ringraziamento molto forte che intendo esprimere ai nostri ricercatori, a quello che viene fatto, recano davvero il futuro nel nostro ambito, dentro di noi e tra di noi”: lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo al centenario del Cnr a Roma.
“E vi è anche un altro motivo per il ringraziamento, che in questa stagione internazionale è particolarmente prezioso: la ricerca è strumento di pace. Questo reticolo di collaborazioni che sempre di più si realizza, si intreccia, si sviluppa, al di sopra dei confini, incompatibili con la ricerca scientifica, è un messaggio alternativo, concreto, praticato, alle tensioni internazionali che nella loro loro frequente insensatezza creano drammatici problemi e sofferenze”, ha sottolineato il Presidente della Repubblica intervenendo al centenario del Consiglio nazionale delle Ricerche e alla Giornata mondiale delle Biodiversità.
“È indispensabile che le ricerche scientifiche non vengano condizionate, pregiudicate, ostacolate interrotte dalle tensioni internazionali”, è l’auspicio di Mattarella.