Roma, 18 nov. (askanews) – A quasi novant’anni, con una determinazione unica, ha avuto l’idea di utilizzare i moderni mezzi di finanziamento collaborativo, come il crowdfunding, per raccogliere fondi e far rinascere il “Piedigrotta Festival di Napoli”, dimostrando che l’età non è un limite per realizzare progetti culturali e artistici. Gianni Aterrano, pianista, compositore, arrangiatore, direttore d’orchestra napoletano, lancerà il progetto di finanziamento “dal basso” e il primo concorso musicale della storica manifestazione, nel corso di una conferenza stampa, sabato 18 novembre alle ore 11 al Caffè Gambrinus di Napoli.
Il suo entusiasmo ha incoraggiato già l’adesione di tanti personaggi dello spettacolo e della cultura, come Antonello Rondi, Benedetto Casillo, Bruno Garofalo, Bruno Venturini, Dario Andreano, Enzo Gragnaniello, Eugenio Bennato, Gigi Finizio, Gianluigi Lembo, Gianni Conte, Gino Rivieccio, James Senese, Lucia Cassini, Mario Maglione, Mario Trevi, Maurizio Casagrande, Massimiliano Gallo, Monica Sarnelli, Peppino Di Capri, Tommaso Bianco, Tullio De Piscopo, Valentina Stella e tanti altri si stanno aggiungendo. Alcuni degli artisti citati, saranno presenti all’incontro con i giornalisti.
Classe ’34, Aterrano, che ha partecipato in passato, in diverse edizioni, sia al Festival di Napoli, che a Piedigrotta; ha lavorato, nel corso della sua lunghissima carriera, con Eduardo De Filippo, Sergio Bruni, Giacomo Rondinella, Maria Paris, Abbate, Claudio Villa, Domenico Modugno, Gianni Morandi, Nunzio Gallo, Tony Astarita, Peppino Gagliardi, Aurelio Fierro, Mirna Doris, Gianni Nazzaro, Don Lurio, Angela Luce. Fu lui a lanciare personaggi come Massimo Ranierie Gianni Nazzaro,
Più volte la bravura e l’esperienza dell’artista, sono risultate preziose: nel 1966 erano già stati incisi i primi dischi del brano “A pizza” (poi seconda al Festival, grazie ad Aurelio Fierro e Giorgio Gaber), ma l’arrangiamento sembrava insoddisfacente; così trovò la soluzione all’ultimo minuto, tra swing e dixieland, e affidò lo spartito al maestro copista Iaccarino che fece appena in tempo a consegnarlo all’orchestra. Tra le altre curiosità, ha accompagnato al pianoforte Don Jaime De Mora Y Aragon, fratello della Regina del Belgio, Fabiola.