Zagabria, 17 nov. (askanews) – La comunità italiana in Croazia è “una realtà molto operativa, che fa diverse cose. Mi hanno formulato l’invito a recarmi in Istria, sarebbe una cosa molto interessante e bella. Con il primo ministro Plenkovic abbiamo parlato del Trattato per la protezione delle minoranze che credo meriti un tavolo tecnico di verifica sullo statto di attuazione, per capire se va implementato e come possiamo difendere le minoranze, che sono comunità che aiutano costruire ponti e che difendono un’identità”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Zagabria, dove ha incontrato rappresentanti della comunità italiana.
“Il lavoro che hanno svolto le comunità in Croazia e Slovenia – ha aggiunto – è stato preziosissisimo. Una grande occasione è offerta dal 2025 quando Nova Gorica e Gorizia saranno entrambe capitali europee della cultura, credo che si possano organizzare iniziative in comune molto carine. Sicuramente ci sarò, mi sono presa l’impegno con il primo ministro sloveno Golob”.
Il bilancio della missione a Zagabria, ha assicurato, è “ottimo, ero certa che sarebbe stato ottimo. Con il primo ministro Plenkovic ci siamo trovati spesso d’accordo, lo stato delle relazioni è eccellente, penso che con la presenza di un primo ministro italiano dopo 20 anni possa crescere: ci sono molti ambiti da rafforzare e altri da esplorare ma c’è una convergenza. Penso al ruolo che ha il Mare Adriatico, dunque il Mediterraneo, o al tema energetico su cui la strategia di Italia e Croazia è molto simile. Penso che l’occasione di febbraio, con il comitato interministeriale e il business forum, possa essere molto importante”.
Per Meloni è stata “utile” anche la cena di ieri sull’agenda strategica “perchè avere occasione di parlare anche in pochi, in una dinamica informale e anche intima è molto interessante e proficua per capire bene il punto di vista che hanno gli altri”.