Roma, 16 nov. (askanews) – In controtendenza con la frenata delle vendite in Europa dei prodotti mass-market, vola nei primi nove mesi del 2023 l’export della Mortadella Bologna Igp, che registra un incremento del 7,9%, che sale al 9,8% se si guarda solo all’export in Unione Europea. Positivi, rispetto allo stesso periodo del 2022, anche i dati della produzione (+5,0%), delle vendite (+4%) e molto bene anche l’affettato (+5,8%)
Nei primi nove mesi del 2023, segnala in una nota il Consorzio, sono stati prodotti 28,8 milioni di kg di Mortadella Bologna IGP, e venduti oltre 25 milioni di kg. L’affettato in vaschetta conferma la tendenza decennale ad una costante crescita, registrando un aumento del 5,8%. In Italia la GDO si conferma il principale canale di vendita con una quota del 54,6%, seguita dal Normal Trade col 28,5% e dal Discount col 16,9%.
Il 20,4% delle vendite è destinato alle esportazioni, prevalentemente nei Paesi UE, tra quest’ultimi Francia e Germania rappresentano i principali mercati di riferimento, con quote del 30% e del 25%. In particolare, in Germania e Spagna le esportazioni di Mortadella Bologna IGP sono cresciute a doppia cifra, registrando un incremento, rispetto ai primi nove mesi del 2022, rispettivamente del 17,3% e 13,0%.
“Siamo estremamente orgogliosi delle performance nei primi 9 mesi perché, in controtendenza con la battuta d’arresto nella crescita dei prodotti mass-market in Europa, confermata dal basso trend di crescita della salumeria (+1,9%), la Mortadella Bologna IGP ha continuato la sua crescita sia nel mercato interno (+4%) che all’estero (+7,9%). Questo significa che la scelta del Consorzio di puntare sul posizionamento unico e distintivo di un prodotto garantito dal riconoscimento europeo IGP si è rivelato premiante. In questo periodo, più che mai, una garanzia di qualità riconosciuta”, afferma Guido Veroni, presidente del Consorzio italiano tutela Mortadella Bologna