Bologna, 14 nov. (askanews) – Famiglie e imprese dal pomeriggio di domani, 15 novembre, potranno richiedere il contributo per i danni causati dalle alluvioni che a maggio hanno colpito l’Emilia-Romagna. Sarà infatti attiva la piattaforma informatica “Sfinge alluvione 2023”, versione aggiornata di quella voluta e realizzata dalla Regione nel 2012 per i danni dovuti al sisma in Emilia.
E’ frutto della collaborazione tra la Regione Emilia-Romagna e la Struttura commissariale per la Ricostruzione ed è stata riconfigurata sulla base dei parametri e requisiti indicati nelle ordinanze firmate dal Commissario straordinario per l’alluvione, il generale Francesco Paolo Figliuolo, d’intesa col presidente Stefano Bonaccini che riveste il ruolo di subcommissario: la numero 11/2023 che indica le modalità da seguire per le domande provenienti alle attività produttive e la 14/2023 dedicata a quelle per cittadini e famiglie. La quantificazione del danno subito, ma soprattutto il nesso di casualità tra il danno e gli eventi calamitosi dovrà essere giustificato tramite perizia asseverata o, a seconda dei casi, tramite perizia giurata, utilizzando l’apposito modello riportato negli allegati delle ordinanze, e dovrà essere redatta da un tecnico abilitato, iscritto a un Ordine o a un Collegio, privo di interessi comuni con il committente. Ciò che sarà riconosciuto è indicato dettagliatamente nelle singole ordinanze commissariali: sul sito della struttura commissariale (https://commissari.gov.it/alluvionecentronord2023/). Per accedere a “Sfinge Alluvione 2023” occorre avere l’accreditamento digitale (Spid, Carta di Identità Elettronica o Carta Nazionale Servizi) e possedere un indirizzo di posta certificata (Pec).
La domanda per ottenere i rimborsi deve essere presentata dagli interessati o da un loro delegato munito di procura speciale solo tramite la piattaforma informatica dedicata. Alla domanda dovranno essere allegati obbligatoriamente i documenti: scheda di rilevazione dei danni, redatta da un professionista abilitato, secondo lo schema riportato negli allegati; perizia tecnica asseverata o giurata rilasciata da un professionista abilitato; progetto degli interventi proposti, con l’indicazione degli interventi di ricostruzione, di ripristino e di riparazione necessari, corredati da computo metrico estimativo, da cui risulti l’entità del contributo richiesto.