Milano, 13 nov. (askanews) – “Dopo il mio grave incidente motociclistico ho capito che poter aver accesso a protesi in casi come il mio è la precondizione per poter avere una seconda possibilità di tornare a vivere una vita pressoché normale”. Luca Falcon nel 2016 fu vittima di un incidente in moto, in seguito al quale perse la gamba sinistra. Da allora le sue giornate contano sul supporto indispensabile di una protesi. Quell’incidente, però, Luca ha deciso di trasformarlo in un’opportunità, per sé e per gli altri.
Stretto tra la voglia di continuare a viaggiare in moto e il bisogno di dare un senso a quella tragedia, nel 2020, insieme a sua moglie, Giulia Trabucco, ha fondato l’associazione no profit Karma on the road, che promuove, unica realtà in Italia a farlo, la raccolta e il ricondizionamento di protesi ortopediche usate, destinate a chi ne ha bisogno. E ora insieme sono pronti a partire per una nuova avventura: Ride Your Life – Ghana 2023, un viaggio solidale, realizzato col supporto di Müller Italia nell’ambito del programma di sostenibilità sociale Müller for People, che li porterà a percorrere in moto la costa africana da Tangeri ad Accra per documentare l’importanza del riciclo delle protesi ortopediche per coloro che hanno subito amputazioni in Paesi dove sono pressoché inaccessibili.
“Nonostante tutto, la moto mi ha salvato la vita perché è lei che mi ha dato la motivazione per ricostruirne una nuova. – ha raccontato Falcon in questa intervista ad askanews – Da un letto di ospedale sognavo di tornare a viaggiare in moto; e ho sentito il bisogno di trasformare la mia passione in qualcosa di più concreto. Allora abbiamo unito al viaggio qualcosa che potesse essere utile per altre persone. Così è nato il nostro primo progetto nel 2020 quando abbiamo scoperto Legs4Africa, questa sorprendente associazione inglese con sede a Bristol che raccoglie protesi usate nei Paesi sviluppati e le spedisce a vari centri di riabilitazione in Africa, per essere riadattate e consegnate a chi ne ha bisogno”.
L’Organizzazione mondiale della sanità stima che solo un diversamente abile su 10 nel mondo ha accesso ad ausili. In Italia non esiste un programma per il riuso e riadattamento di protesi artificiali: questi dispositivi medicali, essendo su misura, una volta dismessi diventano “rifiuti”. In realtà, a parte l’invaso che va personalizzato su ogni individuo, il resto dei componenti può essere riutilizzato. Partendo da questa consapevolezza, Luca e Giulia con la loro Karma on the Road Aps negli ultimi due anni sono riusciti a raccogliere oltre 580 protesi usate, donandole a vari centri riabilitativi dell’Africa, oltre a promuovere l’apprendimento delle tecniche di adattamento del materiale protesico di riciclo. E ora sono pronti per la loro nuova avventura.
“Questo viaggio è nato un po’ alla volta. Il primo, che abbiamo intrapreso nel 2020 in Africa, era nato per raccogliere fondi per Legs4Africa, in modo che l’associazione potesse spedire le protesi già raccolte in autonomia. Quando siamo tornati in Italia – ci ha raccontato ancora Luca – abbiamo scoperto che erano riusciti a spedire 206 protesi e abbiamo capito quanto fosse importante il lavoro che stavano facendo. Da quel giorno Karma On The Road è diventata a tutti gli effetti una non-profit. Noi raccogliamo le protesi e le facciamo recapitare ai centri di raccolta di Legs4Africa dove vengono ridistribuite agli oltre 20 centri di riabilitazione in tutta l’Africa subsahariana. Quando abbiamo visto che la maggior parte di esse venivano consegnate nel centro riabilitativo di Accra in Ghana, l’Orthopedic training center, abbiamo deciso di andare a trovarli. Ride Your Life – Ghana 2023 nasce per raccogliere le testimonianze di queste persone che hanno avuto la possibilità di cambiare la loro vita grazie ai dispositivi protesici che hanno ricevuto. Vogliamo raccontare e documentare le loro esperienze per far conoscere al mondo la realtà di coloro che sono tornati o stanno tornando ad avere una vita pressoché normale”.
Il viaggio durerà circa due mesi e porterà Luca e Giulia ad attraversare in moto sette frontiere (Marocco, Mauritania, Senegal, Gambia, Guinea, Costa d’Avorio, Ghana), seguiti, in auto da un driver esperto e dal regista Giovanni Montagnana. Ne nascerà un docu-film che, tappa dopo tappa, accanto alla storia di Luca e Giulia, permetterà di conoscere la nuova vita di chi ha ricevuto una protesi, le sfide che deve affrontare e l’impegno del centro riabilitativo per supportare queste persone.
Al loro fianco anche Müller Italia, che col programma Müller For People è main sponsor di Ride Your Life – Ghana 2023. “La possibilità di sostenere Ride Your Life – Ghana 2023 è per tutti noi motivo di grande orgoglio: si tratta di un progetto straordinario che ha il merito di contribuire a rendere più semplice e piena la vita di chi ha delle disabilità, ma anche di sensibilizzare su tematiche importanti relative all’inclusione, ancora purtroppo poco raccontate e conosciute – ha spiegato Paola Scandola, direttore marketing di Müller Italia – Il supporto di Müller Italia a Ride Your Life – Ghana 2023 rientra all’interno di Müller for People, il percorso a lungo termine di sostenibilità sociale della nostra azienda, un programma di inclusione attraverso cui Müller Italia sostiene, realizza e divulga iniziative diverse tra loro ma legate da uno stesso obiettivo: consentire di vivere le proprie passioni anche a chi ha diversità fisiche. Non singoli eventi, quindi, ma progetti che si sviluppano nel tempo e richiedono costanza nell’impegno”. “Energia, passione e spirito di iniziativa sono certamente i valori che più ci accomunano a questi due ragazzi giovani e intraprendenti che hanno vissuto una terribile esperienza ma hanno avuto anche la forza di trasformarla in una ‘seconda’ vita”, ha concluso Scandola.
Seconda vita che viene donata tutte le volte che una protesi usata torna a essere utile per qualcuno. “Il motivo per cui gireremo un documentario è proprio questo: vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica e attirare l’attenzione anche delle istituzioni così che possano interessarsi al problema – ha sottolineato Giulia Trabucco – Noi abbiamo sollevato la questione del fatto che in Italia non si recuperano le protesi usate ma abbiamo trovato anche la soluzione, donarle a Legs4Africa”. “A me credo sia stata data una seconda possibilità. È chiaro che, se non avessi ricevuto le protesi, sarebbe stata una seconda possibilità decisamente più complessa – ha concluso Luca Falcon – Senza una protesi non riesci a fare pressoché nulla. Con Karma On The Road Aps vogliamo dare quella marcia in più a una persona che ci sta provando”.