Beppe Grillo è tornato in tv dopo 10 anni da Fazio, ecco cosa ha detto (e confessato) – askanews.it

Beppe Grillo è tornato in tv dopo 10 anni da Fazio, ecco cosa ha detto (e confessato)

Lo showman fondatore M5s ospite a Che Tempo Che Fa sul Nove
Nov 13, 2023

Roma, 13 nov. (askanews) – “Bentornato”, ha detto Fabio Fazio accogliendo Beppe Grillo a Che Tempo Che Fa sul Nove, al suo ritorno sul piccolo schermo per la prima volta dopo 10 anni quando in campagna elettorale per i Cinque Stelle partecipò a Porta a Porta da Bruno Vespa su Rai Uno. Grillo è entrato consegnando a Fazio una campanella: se vado fuori tono suonala…”.

Quello di ieri sera è stato uno show teatrale, ma non solo. Grillo ha preso il centro della scena restando in piedi e rispondendo a tutti i cartelli che Fazio manda in onda con quanto scritto su di lui in questi dieci anni. Anche agli insulti social che riceve che lui stesso legge.

“Sono anziano, sono confuso. Mugugno… Mi perdo la memoria. Non mi ricordo. Sono qua per capire io per primo chi sono e cosa fare. In tutti questi anni ho fatto di tutto: mi ero anche iscritto al Pd ad Arzachena, poi ho fondato un partito. E da li mi hanno detto di tutto…. Ora ho 75 anni: peli nelle orecchie, nel naso… Insomma tutto quello che non deve crescere ora cresce. Mentre invece quello che dovrebbe crescere no….” Detto questo, però, “la mia rabbia, quella del vaffa c’è ancora. Ed è una rabbia buona. E’ servita a fare del bene. Non è la rabbia distruttiva di D’Alema, di tanti altri. Io ho fatto cose. Vediamo ora cosa ancora farò…”.

“Prima c’era Casaleggio che era un organizzatore e aveva metodo. Io invece non sono in grado di condurre e portare a buon fine un movimento politico: faccio danni anche da solo quando sono a casa. Guidare proprio non posso”, ha confessato Grillo a Fazio.

“Sono anziano, confuso. Mi sono ritirato un pò a guardare cosa succede. Sono qua – ha detto – per sapere un attimo chi sono e in base a quello che pensate voi di me. La mia mente va a compartimenti stagni. Io sono in base a quello che voi vedete in me. Sono d’accordissimo con chi mi dice che sono il peggiore. Di certo io ho peggiorato questo Paese: quelli che ho mandato ‘affanc…’ ora sono al governo. Sono venuto per capire cosa fare, se continuare o non continuare”.

“Questo governo è una decalcomania: più gli sputi sopra più si appiccica. Devi stare fermo, si asciuga e si stacca…”, ha continuato Grillo nel suo intervento a Che Tempo che fa sul Nove. “Questo governo – ha detto ancora sul governo Grillo- cerca di fare quello che può. Ma serve una visione. Che oggi invece non c’è”.

Grillo non ha risparmiato nessuno nella sua carrellata: “Conte è migliorato, prima parlava tanto e si capiva poco. Era perfetto insomma per fare politica: un bell’uomo, veniva dall’accademia, parla inglese”. “Non era iscritto al Movimento – ha ricordato Grillo – lo abbiamo scelto io e Di Maio che era il più bravo e il più intelligente ma poi ci ha pugnalato…”.

Grillo ha anche rivelato un retroscena del governo Draghi: a suo dire “gli accordi con Draghi e con gli altri erano che il Superbonus e il reddito di cittadinanza sarebbero dovuti durare almeno cinque anni. Per dare risultato serviva almeno un ciclo. Gli accordi erano quelli e invece li hanno fermati”.

Beppe Grillo, in tv a Che Tempo che fa, se la prende poi con Giulia Bongiorno, presidente leghista della commissione Giustizia del Senato e avvocato penalista che difende la ragazza che ha denunciato di essere stata stuprata dal figlio di Grillo: “E’ inopportuno che un avvocato, presidente della commissione Giustizia,una senatrice della Lega faccia comizietti davanti ai tribunali dove c’è una causa a porte chiuse…: così si mischia tutto…”.

“Allora io sono venuto qui per capire che fare. Siamo in diretta, ditelo: che cosa devo fare?”, ha chiesto Beppe Grillo al pubblico in sala al termine del suo lungo monologo show a Che Tempo che Fa. “Il comico…”, è la risposta della sala. Quindi Fazio ha riconsegnato a Grillo la campanella da lui ricevuta e lo showman fondatore dei Cinque stelle si è congedato: “Ora che me ne vado ridete…”.