Israele annuncia un’altra pausa per l’evacuazione. L’Onu: deve coordinarsi con noi – askanews.it

Israele annuncia un’altra pausa per l’evacuazione. L’Onu: deve coordinarsi con noi

Corridoio per il sesto giorno, ma senza interessare le Nazioni Unite
Nov 10, 2023

Roma, 10 nov. (askanews) – Cogat, l’organismo del ministero della Difesa israeliano che gestisce la questione dei civili a Gaza, ha annunciato che le Idf hanno aperto un corridoio di evacuazione, per il sesto giorno consecutivo. Il corridoio resterà aperto per sette ore, ha aggiunto Cogat, mostrando sui social un video con “decine di migliaia di residenti di Gaza” che si spostano verso la parte meridionale della Striscia. “Decine di migliaia di residenti di Gaza si stanno spostando verso la parte meridionale della Striscia di Gaza per la loro sicurezza”, ha scritto Cogat, in un post accompagnato dagli hashtag “#LiberaGaza da Hamas” e “#SforzoUmanitario”, “Per il sesto giorno consecutivo, le Idf (Forze di difesa israeliane) hanno aperto un corridoio di evacuazione. Il corridoio di evacuazione è aperto oggi dalle 9 alle 16”.

Le pause nei combattimenti a Gaza devono essere attuate “in coordinamento” con l’Onu. Lo ha detto Stéphane Dujarric, portavoce del segretario generale dell’Onu, citato dal Guardian. A proposito delle ‘pause’ di quattro ore nel conflitto, che sarebbero state accettate da Israele, il portavoce ha detto che “il modo in cui tale sospensione dei combattimenti, e come funzionerebbe per scopi umanitari, dovrà essere coordinato con le Nazioni Unite, soprattutto sulla questione dei tempi e del luogo. E ovviamente, affinché ciò possa essere fatto in sicurezza per scopi umanitari, dovrebbe essere concordato con tutte le parti in conflitto affinché sia veramente efficace”.

Dujarric ha anche affermato che mercoledì sono arrivati a Gaza 106 camion che trasportavano principalmente cibo, medicine, forniture sanitarie, acqua in bottiglia e articoli per l’igiene. Un totale di 756 camion sono riusciti ad entrare a Gaza da quando è iniziata la consegna degli aiuti il 21 ottobre, una quantità che ha descritto come “solo una frazione di ciò che è necessario”.