Roma, 10 nov. (askanews) – Tre lanci in anteprima e l’esclusiva Apple Music Classical di cinque video di danza contemporanea: Accademia Bizantina presenta così il suo nuovo doppio album dedicato ai Concerti Grossi di Corelli, un vero e proprio progetto d’arte musicale e visuale, a conferma dell’impegno di Ottavio Dantone e del suo celebrato ensemble per la divulgazione, rigorosa ma al tempo stesso moderna e innovativa, del grande repertorio barocco.
La ricerca, la serietà della prassi esecutiva, il virtuosismo ancora una volta si confermano come le fondamenta su cui costruire un percorso creativo contemporaneo in grado di soddisfare i conoscitori più esigenti e anche di avvicinare le nuove generazioni alla musica cosiddetta “antica”.
“Questa incisione – ha spiegato lo stesso Dantone – è il risultato di tanti anni di studi e di ricerche sul linguaggio barocco”, una “testimonianza del percorso artistico ed estetico di Accademia Bizantina”. Un’attenzione, quella per il “linguaggio” dei musicisti barocchi, condotta da sempre con assoluto rigore filologico da Dantone, convinto che questa sia la chiave per la comprensione delle opere del sei-settecento. Liberata dalle sovrastrutture successive legate alla sensibilità romantica e ottocentesca, la musica di Corelli e di altri grandi della sua epoca arriva così al pubblico con tutta la sua forza espressiva, e su queste solide basi si apre a nuove forme di creazione artistica.
Le video interpretazioni di Corelli sono state affidate ai ballerini Davide Angelozzi ed Elda Bartolacci della DaCru Dance Company con le coreografie di Marisa Ragazzo,una giovane realtà molto attiva sulla scena internazionale soprattutto a New York, che ha già collaborato con Accademia Bizantina per il fortunato Tamerlano nella scorsa stagione d’opera. Con l’uscita del nuovo doppio Cd e il Visual Album Corelli Extended Version in digitale, attesa per dicembre, l’ensemble di Ottavio Dantone ridà vita all’idea di opera come “summa sinestetica” d’ogni arte, un concetto proprio del barocco e ora rinnovato nell’era digitale.