Banca del Giappone sarà prudente nell’alzare tassi d’interesse – askanews.it

Banca del Giappone sarà prudente nell’alzare tassi d’interesse

Governatore: dovremo valutare effetti su banche e sul paese
Nov 9, 2023

Roma, 9 nov. (askanews) – La Banca del Giappone (BoJ) non intende procedere a cuor leggero con un cambio di politica monetaria alzando i tassi d’interesse, per evitare effetti avversi sulle istituzioni finanziarie. L’ha affermato oggi il governatore Kazuo Ueda intervenendo alla conferenza Financial Times Global Boardroom organizzata dal giornale finanziario britannico.

L’istituto centrale nipponico continua ad andare in controtendenza, mantenendo una politica ultra-espansiva nonostante la fiammata inflazionistica e l’indebolimento dello yen rispetto al dolaro. Ueda ha chiarito che un cambio di rotta andrebbe valutato con molta attenzione.

“Nel normalizzare i tassi a breve, dovremo essere molto attenti a quello che accadrà nelle istituzioni finanziaria, a quello che accadrà a chi ha preso in prestito denaro in generale e a quello che accadrà alla domanda aggregata”, ha affermato Ueda. “Per noi – ha continuato – sarà una sfida pesante”.

Il mese scorso la BoJ ha deciso di consentire che il rendimento dei bond governativi decennali possa salire oltre l’1%, una mossa che potrebbe suggerire un cambio di rotta con la possibilità che la BoJ ponga termine alla sua politica di tassi negativi.

L’obiettivo di lungo termine della BoJ è quella di portare l’inflazione al 2 per cento, dopo anni di deflazione o di tassi d’inflazione molto bassi. Ma sull’onda degli eventi internazionali, recentemente c’è stata una fiammata dei prezzi, con un tasso d’inflazione che ha aggiunto il 4,2% a gennaio, per scendere di nuovo con un dato del 2,8% a settembre.

Ueda ha sottolineato come, al netto dei fattori temporanei, in realtà l’inflazione sottostante è al di sotto del target della banca centrale. E ha sostenuto anche che, per quanto il sistema bancario giapponese sia solido, bisognerà stare molto attenti alle conseguenze di un eventuale aumento dei tassi a breve, perché il paese nel suo complesso è ormai abituato a operare in un contesto di tassi bassi.