Roma, 8 nov. (askanews) – La questione dell’aborto negli Stati Uniti supera i confini della lotta tra partiti e soprattutto dei campi elettorali che intendono schierarsi con Joe Biden o Donald Trump in vista delle presidenziali che si terranno tra un anno. Dall’America arrivano i risultati delle principali sfide elettorali ‘di fine anno’ e che vedevano in gioco la guida di due Stati e il controllo legislativo in altri, oltre a referendum su diversi argomenti che dividono, in primis il diritto all’interruzione della gravidanza.
I democratici hanno vinto in Kentucky e Ohio, due stati che hanno votato per Trump nel 2020. Per entrambe le sfide, l’aborto è stato il tema principale della campagna.
Il governatore democratico del Kentucky Andy Beshear è stato rieletto, malgrado il forte sbilanciamento elettorale dello Stato a favore di Trump tre anni fa: 26 punti percentuali di vantaggio. Beshear in campagna aveva criticato le opinioni sull’aborto dello sfidante repubblicano, il procuratore generale Daniel Cameron, in dibattiti e spot televisivi e ha presentato il caso di una ragazzina che ha abortito dopo essere stata violentata dal patrigno all’età di 12 anni: Cameron è contro l’interruzione di gravidanza anche in caso di stupro e incesto.
In Ohio, che nel 2020 ha concesso a Trump un vantaggio di otto punti percentuali, è stato approvato un provvedimento che preserva il diritto all’aborto. I repubblicani avevano già tentato di far deragliare la misura con un referendum lo scorso agosto che mirava a rendere più difficile l’approvazione di simili misure elettorali, ma l’iniziativa è stata categoricamente respinta dagli elettori.In Virginia, i democratici hanno capitalizzato su una campagna incentrata sulla protezione del diritto all’aborto e hanno vinto le elezioni legislative, riprendendo il pieno controllo dell’Assemblea Generale dopo due anni. Il risultato rappresenta una batosta per il governatore repubblicano Glenn Youngkin.
Nel New Jersey i democratici hanno estromesso un senatore repubblicano populista che due anni fa a sorpresa aveva sconfitto il presidente del Senato, al termine di una campagna tra le più contestate di quest’anno e ha visto più spese politiche di qualsiasi altra corsa. Il democratico John Burzichelli ha infatti sconfitto il repubblicano Ed Durr. I democratici hanno intanto mantenuto il controllo della maggioranza legislativa. “Penso che i problemi delle donne abbiano avuto un ruolo molto importante in questa gara”, ha detto Burzichelli a NJ PBS ieri in serata.
Direzione contraria in Mississippi, dove il governatore repubblicano Tate Reeves ha conquistato un secondo mandato nello stato conservatore dove il Gop domina. Reeves ha sconfitto lo sfidante Brandon Presley. “Questo è il momento del Mississippi,” ha detto Reeves esultando dopo i risultati.