Libri, a Milano Bettanini presenta "L'icona di San Pietroburgo" – askanews.it

Libri, a Milano Bettanini presenta "L'icona di San Pietroburgo"

Suo terzo romanzo con protagonista Brando Costa
Nov 8, 2023
Roma, 8 nov. (askanews) – Alla Libreria della Natura di Milano Antonio Bettanini ha

presentato il suo terzo romanzo, “L’Icona di San Pietroburgo”-Il

Canneto Genova 2023. Con lui, c’erano Livia Pomodoro, Presidente

dello Spazio Teatro No’hma, Giannino della Frattina, capo

cronista di Il Giornale e l’attore Marco Carniti, che ha letto

alcuni brani.

Bettanini ha parlato del protagonista del suo libro, Brando

Costa, che, dopo aver attraversato gli anni delle stragi di

mafia, dell’attacco terroristico al cuore dell’Europa, vive

infine dello scollamento tra Russia e Nato, ha, ora, come sfondo,

la crisi georgiana, tra complotti, intrighi e tacite alleanze che

attraversano una relazione, quella tra Russia e Italia, destinata

a conoscere le prime frizioni, dopo la decisione di dar vita ad

un fronte comune antiterrorismo (celebrata nel 2002, in Italia,

a Pratica di Mare con il protocollo Russia-Nato).

I relatori hanno parlato delle vere protagoniste di questo

romanzo, le donne. Beate, la professoressa, è una combattente che

fa della seduzione un’arma letale contro il crimine organizzato,

mentre di Galya, la sua assistente, Bettanini ci consegna un

ritratto partecipato e attento all’universo del femminile e alla

sua sensibilità.

“L’Icona di San Pietroburgo” accompagna e affascina il lettore

anche nella scelta dei luoghi, narrati e descritti con dovizia di

particolari. La scomparsa di una professoressa italiana mandata

dal nostro Ministro degli Esteri a dirigere una sezione della

Dante Alighieri e improvvisamente sparita, a Mosca , in

circostanze misteriose accompagna il lettore, lasciandolo sospeso

e in cerca di possibili soluzioni tra complotti, intrighi e

attentati, in un ideale ponte che collega realtà e finzione. Come

in un sogno la mia mente si era da subito rifugiata in questa

particolare storia russa. Era bastato che lui, Marco Varallo,

sillabasse: “dossier-Russia”. E che neppure l’avesse ancora

formalmente evocata che io – molto più che una premonizione – mi

sono detto: “non può che essere così”. E ora gli sto andando

incontro, tirando dritto per la strada di quei ricordi”, così

Bettanini, che ha attraversato le istituzioni italiane della

Prima, Seconda e Terza Repubblica, dalla Presidenza del Consiglio

alla Presidenza del Senato, lavorando anche presso la Commissione

Europea.