Milano, 7 nov. (askanews) – I Paesi della Nato hanno annunciato oggi l’intenzione di sospendere, “per tutto il tempo necessario”, la loro partecipazione al trattato che limita gli arsenali convenzionali in Europa (Cfe). “Gli alleati condannano la decisione della Russia di ritirarsi dal Trattato sulle forze armate convenzionali in Europa (Cfe) e la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina, contraria agli obiettivi del Trattato. Il ritiro della Russia è l’ultima di una serie di azioni che mettono sistematicamente a repentaglio la sicurezza euro-atlantica” si legge in una nota dell’Alleanza. La decisione fa seguito a quella della Russia di ritirarsi dallo stesso trattato. L’uscita dall’accordo, annunciata lo scorso maggio da Vladimir Putin, ed entrata ufficialmente in vigore sempre oggi. Mosca ha motivato il ritiro dal CFE, accusando gli Stati Uniti di minare l’assetto della sicurezza in Europa attraverso l’espansione della NATO. “La Russia continua a dimostrare disprezzo per il controllo degli armamenti, compresi i principi chiave di reciprocità, trasparenza, conformità, verifica e consenso della nazione ospitante, e mina l’ordine internazionale basato su regole” prosegue la nota. “Pur riconoscendo il ruolo del Cfe come pietra angolare dell’architettura di sicurezza euroatlantica, una situazione in cui gli Stati alleati rispettano il Trattato, mentre la Russia no, sarebbe insostenibile” si aggiunge.