Milano, 6 nov. (askanews) – Un percorso immersivo con degustazione nelle antiche cantine di Casa Braulio a Bormio, in Valtellina, per un’esperienza sensoriale nel laboratorio delle erbe, con installazioni tecnologiche, musica, profumi. E il restauro di Capanna Dosdè, l’edificio storico a 2.800 metri d’altezza in Val Viola, che offre all’escursionista di passaggio un luogo di contemplazione della natura del territorio dove è nata, nel 1875, la ricetta del noto amaro alpino italiano.
E’ un viaggio di riscoperta dello stile di vita e dei luoghi di montagna attorno alla storica località sciistica valtellinese, la visione che ha guidato il restauro delle cantine di Casa Braulio e del bivacco montano Dosdè. Due iniziative di un più ampio progetto di restituzione al territorio voluta dal marchio Braulio, fondato quasi centocinquanta anni fa dalla famiglia Peloni, in cui la fusione tra natura selvaggia, spazi storici e tecnologie interattive si mescolano,
Un itinerario di sostegno e valorizzazione del patrimonio locale, che celebra lo stile di vita di montagna e l’artigianato in un luogo circondato da una natura incontaminata, dove il tempo e lo spazio sembrano fermarsi. Per questo anche il percorso per raggiungere il bivacco è stato semplificato e migliorato, con nuova segnaletica: Capanna Dosdè restaurata vuole essere non solo un omaggio al territorio di origine di Braulio e un dono alle comunità locali, ma un segno concreto per promuovere la fruibilità della montagna e condividere una filosofia che invita a respirare, prendersi i propri tempi e riscoprire i piaceri autentici legati alla vita in montagna e il gusto di una passeggiata.