Roma, 6 nov. (askanews) – I capi delle principali agenzie delle Nazioni Unite hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui chiedono un “immediato cessate il fuoco umanitario”, affermando che “quando è troppo è troppo. Per quasi un mese, il mondo ha assistito all’evolversi della situazione in Israele e nei Territori palestinesi occupati con sgomento e orrore per il numero vertiginoso di vite umane perse e spezzate”, si afferma del documento.
I capi di organizzazioni come l’UNICEF, l’OMS e il Programma Alimentare Mondiale, oltre a organizzazioni benefiche come Save the Children, hanno deplorato la “terribile” perdita di vite umane da entrambe le parti e chiesto il rilascio incondizionato degli ostaggi presi da Hamas durante gli attacchi del 7 ottobre.
“Tuttavia – prosegue la dichiarazione – l’orribile uccisione di un numero ancora maggiore di civili a Gaza è un oltraggio, così come l’esclusione di 2,2 milioni di palestinesi da cibo, acqua, medicine, elettricità e carburante”.
La dichiarazione aggiunge che 88 persone che lavorano per l’UNRWA, l’agenzia che si occupa dei rifugiati palestinesi, sono state uccise dal 7 ottobre, il più alto numero di vittime delle Nazioni Unite “mai registrato in un singolo conflitto”.