Roma, 3 nov. (askanews) – “Visto che la cultura è strumento di pace, io vorrei lanciare un appello alle massime autorità di Hezbollah affinché dalle parole che oggi saranno usate nel corso della conferenza stampa escano messaggi di pace a favore di una de-escalation”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, alludendo al discorso atteso questo pomeriggio di Hassan Nasrallah, leader del ‘Partito di Dio’ che parlerà nel corso di una cerimonia di commemorazione “in onore dei martiri caduti in difesa di Gaza”.
Ecco, ha aggiunto Tajani, intervenuto durante la conferenza stampa di presentazione della conferenza Unesco a Napoli insieme al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, “l’Italia vuole una de-escalation nel Medio Oriente e mi auguro che le parole di oggi contribuiscano a questa de-escalation: è un appello formale che lancio alle autorità di Hezbollah perché non gettino benzina sul fuoco ma siano portatrici di un’azione a favore della de-escalation che impedisca l’allargarsi del conflitto al Libano e ad altri Paesi confinanti con Israele”. L’Italia, ha concluso il titolare della Farnesina, “lavora per la pace, il nostro obiettivo è quello di avere ‘due popoli due Stati’, il diritto di Israele a esistere che nessuno potrà mai calpestare…Ma il diritto è lo stesso del popolo palestinese ad avere uno stato riconosciuto da tutti”.