Starace: assistenza domiciliare per dimezzare accessi a pronto soccorso – askanews.it

Starace: assistenza domiciliare per dimezzare accessi a pronto soccorso

Intervento dell’imprenditore del settore sanitario, responsabile salute di Confapi Lazio
Nov 2, 2023

Roma, 2 nov. (askanews) – “Bisogna andare a intercettare l’esigenza dei pazienti a domicilio, prima che si manifesti l’evento che poi porta il paziente ad andare al pronto soccorso, nel circuito dell’ospedalizzazione. Questa sarebbe una misura strutturale che porterebbe ad un cambiamento sostanziale, andando ad abbattere del 66% gli accessi assolutamente ingiustificati al pronto soccorso, che determinano il problema delle liste d’attesa. Bisogna quindi cambiare culturalmente l’approccio alla sanità, pensare a una sanità decentralizzata e non mono ospedale-centrica. Tutto ciò che oggi abbiamo a disposizione con le nuove tecnologie, la possibilità di intercettare i bisogni di un paziente a domicilio, sono oggi il faro da seguire, saranno la vera soluzione nel breve periodo per dare sostegno alle famiglie dei cronici”. Così Riccardo Starace, imprenditore del settore sanitario e responsabile salute Confapi Lazio, interviene nel dibattito sulla gestione e sui costi del Servizio sanitario nazionale, commentando anche i dati sui miglioramenti nella gestione d’emergenza nei pronto soccorso nel Lazio, diffusi dalla Regione.

“Sono buoni i risultati che si iniziano a vedere nel Lazio con la gestione attuale del governatore Rocca, ma dobbiamo considerarlo solo l’inizio di un percorso perché, se da una parte – ad esempio – sicuramente l’aver richiesto al personale di lavorare di più ha notevolmente diminuito la lista d’attesa dei posti letti in corsia, non possiamo considerarlo un punto di arrivo. Insomma -rimarca – l’aumento degli stipendi del personale sanitario aiuta,ma non saranno i 100 euro in più la motivazione per non scappare all’estero a lavorare, dove si guadagnano stipendi 3-4 volte superiori a quelli italiani”.

“Le misure straordinarie sono in questo momento necessarie, ma bisogna fare in modo che i pazienti non accedano inutilmente alla struttura ospedaliera. Si tratta di azioni valide, emergenziali – come le ha definite lo stesso presidente Rocca -, ma la realtà è che dobbiamo pensare a qualcosa di molto più strutturato e che duri nel tempo”, conclude Starace.