Londra, 2 nov. (askanews) – “L’Intelligenza artificiale presenta enormi opportunità globali e può migliorare il benessere umano, la pace e la prosperità ma dev’essere progettata, sviluppata, implementata e utilizzata in modo sicuro, incentrata sull’uomo, affidabile e responsabile”.
Concordano su questi principi i grandi della Terra che si sono ritrovati all’AI Safety Summit di Bletchley Park, a Londra, organizzato dal premier britannico Rishi Sunak per discutere dei potenziali rischi e dei possibili vantaggi rappresentati dall’Intelligenza Artificiale e del suo sviluppo nei prossimi 5 anni.
I rappresentanti dei Paesi partecipanti, assieme ad altri attori pubblici e privati, tra cui il segretario generale dell’Onu, Antònio Guterres e la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, hanno sottoscritto la Dichiarazione di Bletchley Park. Per l’Italia era presente la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni che ha annunciato una Conferenza internazionale su Intelligenza Artificiale e Lavoro
durante il G7, a Roma e ha posto l’accento sui rischi che deriverebbero dal considerare le applicazioni dell’Intelligenza Artificiale come “zone franche senza regole”.
Dev’essere delineato un “quadro normativo adeguato e non deve creare un divario ancora più grande tra ricchi e poveri”, ha spiegato Giorgia Meloni, perché innovazione e regolamentazione devono andare di pari passo.
“L’Intelligenza Artificiale dev’essere incentrata sull’uomo e controllata dall’uomo – ha detto – stiamo lavorando per completare il Piano strategico nazionale per l’IA e costituendo un Fondo specifico per le start-up italiane, con comitati per studiare l’impatto nei vari settori”.
Il premier britannico, al termine del vertice, ha sottolineato che gli aspetti positivi sono maggiori dei potenziali rischi.
“I lavoratori devono vedere l’AI come un ausilio, piuttosto che una minaccia; è una sorta di co-pilota”, ha detto Sunak sottolineando che l’AI ha già creato, ad oggi circa 50mila nuovi posti di lavoro e che anche la Cina, contrariamente a quanto molti pensavano, ha sottoscritto la Dichiarazione di Bletchley.
“Quello raggiunto oggi – ha concluso il premier britannico – è un accordo storico sulla verifica della sicurezza dei nuovi