Roma, 31 ott. (askasnews) – Un gruppo di migranti naufraghi viene salvato dal capitano di una nave da crociera, sulla quale si incontreranno due mondi opposti: emergeranno grandi tragedie, piccole debolezze e tanti aspetti del complesso mondo in cui viviamo. Succede in “Unwanted – Ostaggi del mare”, serie dal 3 novembre su Sky e in streaming su Now, ispirata al libro di Fabrizio Gatti “Bilal” e diretta da Oliver Hirshbiegel. Il capitano è interpretato da Marco Bocci.
“La sceneggiatura non prende una posizione, non dà un punto di vista, ti racconta una realtà e tanti personaggi e ogni personaggio vive quella realtà in maniera diversa: chi la vive in maniera cinica, chi la vive in maniera fredda, chi la vive in maniera totalmente empatica, chi la vive in maniera sofferente, chi la vede con un senso di disperato distacco, come il capitano” spiega Bocci.
Nel racconto, lo sceneggiatore Stefano Bises ha introdotto flashback sul passato dei migranti che salgono sulla nave e un elemento thriller, innescato dal personaggio interpretato da Dada Bozela.
“Le cose che raccontiamo succedono, anche mentre noi siamo qui. Noi siamo attori, ma naturalmente sentiamo una particolare responsabilità nel rappresentarle” spiega Bozela.
Sia Bises che Hirshbiegel evitano la retorica nella loro narrazione, anche se mettono a confronto persone che cercano di esorcizzare l’infelicità attraverso l’abbondanza e gli eccessi e persone che conoscono solo sofferenza e sognano la sopravvivenza. E alla domanda cosa vorrebbe che rimanesse allo spettatore dopo aver visto questa serie il regista risponde: “Domande”.