Trieste, 31 ott. (askanews) – “Un passaggio di snodo nel percorso di alto valore strategico che porterà all’insediamento degli uffici della Regione in Porto Vecchio”: così il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga ha salutato la firma del contratto che affida l’incarico di progettazione di fattibilità tecnica ed economica al Raggruppamento temporaneo di imprese guidato da Atelier(s) Alfonso Femia srl per il restauro e il risanamento conservativo dell’Edificio 118, dei Magazzini 7 e 10 e dell’Hangar 21 del Porto Vecchio. Il Raggruppamento di imprese si è aggiudicato la gara con un ribasso pari al 27 percento e un importo di 6,7 milioni di euro. Questa fase progettuale sarà ultimata entro 126 giorni per passare quindi alla gara che assegnerà l’appalto integrato, del valore di 104 milioni di euro per la realizzazione delle opere, il cui completamento è previsto tra tre anni. Fedriga ha compiuto un sopralluogo negli edifici che ospiteranno i nuovi uffici della Regione, la cui progettazione di fattibilità – è stato evidenziato – avverrà mediante la metodologia Bim che utilizza strumenti avanzati di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture. Le sedi copriranno il fabbisogno stimato per il lavoro di 1.194 dipendenti regionali su poco meno di 30mila metri quadrati di superficie. “Il trasferimento in Porto Vecchio – ha ricordato Fedriga – persegue numerosi obiettivi e realizzerà importanti benefici: riunire in un’unica sede uffici che oggi sono sparsi aumentando l’efficienza dei servizi; ridurre i costi di gestione; recuperare un patrimonio edilizio in completo stato di abbandono; non consumare ulteriore suolo; offrire alla città ulteriori possibilità di espansione; soprattutto, fungere da traino e da catalizzatore di altri investimenti privati in Porto Vecchio”. Del Raggruppamento temporaneo di imprese che si è aggiudicato la progettazione di fattibilità, oltre ad Atelier (s) Alfonso Femia, capogruppo, fanno parte Milan Ingegneria spa, Derna Italia spa, Tekser srl, Starching srl – tutte di Milano -, la genovese Maelle Restauri srl, l’architetto Giovanni Damiani di Trieste e lo studio Geologico Graziano & Masi di Palermo