Roma, 30 ott. (askanews) – Israele non accetterà la cessazione delle ostilità dopo i terribili attacchi del 7 ottobre, ha dichiarato il primo ministro israeliano Netanyahu in inglese ai media stranieri. “Le richieste di cessate-il-fuoco sono un invito rivolto a Israele ad arrendersi ad Hamas, ad arrendersi al terrorismo, ad arrendersi alla barbarie. Questo non accadrà”, ha detto.
Netanyahu ha aggiunto che “nessuno avrebbe invitato gli Stati Uniti ad accettare un cessate-il-fuoco dopo l’attacco di Pearl Harbor” durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il primo ministro ha sottolineato che deve esserci una “distinzione morale tra l’omicidio deliberato di innocenti e il tipo involontario di vittime che accompagna ogni guerra legittima”. “Gli orrori perpetrati da Hamas il 7 ottobre ci ricordano che non realizzeremo la promessa di un futuro migliore se noi, il mondo civilizzato, non saremo disposti a combattere i barbari. Perché i barbari sono pronti a combatterci e a inaugurare un mondo di paura e oscurità”, ha detto ancora Netanyahu. Questo è un punto di svolta per i leader e per le nazioni. È tempo per tutti noi di decidere se siamo disposti a lottare per un futuro di speranza e promesse o arrenderci alla tirannia e al terrore”, ha proseguito il capo del governo dello Stato ebraico. “Non è stato Israele a iniziare questa guerra. Israele non voleva questa guerra. Ma Israele vincerà questa guerra”, ha aggiunto prima di definire l’assalto di Hamas “la peggiore ferocia che il nostro popolo abbia mai visto dai tempi dell’Olocausto”.