Roma, 28 ott. (askanews) – È al Mattatoio di Roma fino al 19 novembre la mostra dedicata al Talent Prize, il premio internazionale di arti visive ideato da Guido Talarico, organizzato da Inside Art e realizzato grazie al sostegno della Fondazione Cultura e Arte (ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale).
Premiati i vincitori 2023 del premio, giunto alla sua sedicesima edizione e inaugurata l’esposizione – a cura di Fabrizia Carabelli ed Elena Pagnotta – dedicata anche ai finalisti e ai premi speciali (promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e dall’Azienda Speciale Palaexpo).
“Ogni anno arrivano nuovi giovani, nuovi talenti, nuove capacità che vengono messe in mostra e a proporsi al grande pubblico, il nostro obiettivo è far conoscere i talenti emergenti a un pubblico sempre più vasto”.
In mostra l’opera vincitrice, “Come funghi” di Giulio Bensasson, installazione composta da sculture create attraverso la tecnica del calco, che si rifanno alle forme dei funghi lignicoli ma realizzate con il colore e il materiale dei sex toys. I vincitori del secondo posto, ex aequo, Vaste Programme con l’opera “Calentamiento” e Yuxiang Wang con “Vacava” rispettivamente una riflessione sul cambiamento climatico e una sul tempo; il terzo posto per Tommaso Spazzini Villa con “Autoritratti” Odissea , una narrazione video che ricompone l’Odissea sulla base delle parole evidenziate da 400 detenuti di diverse carceri. In mostra al Mattatoio anche i premi speciali.
Assegnati dal main sponsor del premio, la Fondazione Cultura e Arte; il Premio Speciale Emmanuele F. M. Emanuele conferito sempre a Tommaso Spazzini Villa; il Premio Speciale Fondazione Cultura e Arte/Sezione Internazionale andato a Axel Gouala per Falaise, il Premio Speciale Fondazione Cultura e Arte/Sezione Emergenti a Yuxiang Wang, il Premio Speciale Utopia assegnato a un artista compreso nella selezione dei finalisti, Itamar Gov con Il Mausoleo dei Cedri Rifiutati. Inoltre, il Premio Speciale Inside art è andato a Luca Marcelli Pitzalis per il lavoro The flag on the highest tower. Quest’anno è stata inoltre assegnata eccezionalmente dalla giuria una menzione speciale all’artista Diego Randazzo per il lavoro fotografico dal titolo FLAT / Perché un algoritmo elimina l’uomo da una stanza piena di solitudine?, una ricerca incentrata sul problema delle autorialità delle immagini e sugli inciampi generativi dell’Intelligenza Artificiale.
Alla cerimonia, oltre agli artisti, erano presenti diversi rappresentanti delle istituzioni tra cui il Vicepresidente della Camera Giorgio Mulé e l’onorevole Maria Elena Boschi.
“Noi stiamo lavorando per far sì che il patrimonio italiano non sia solo storia, per carità millenaria e importantissima e memoria, ma anche sguardo al futuro”.
“L’obiettivo di Roma Capitale è che lo spazio ex Mattatoio di Testaccio diventi la fucina dell’arte contemporanea e possa ospitare anche quello che trova meno spazio a Roma nei musei storicamente più famosi”.