Roma, 28 ott. (askanews) – I morti sono almeno 32, il bilancio è in crescita: una tragedia nell’impianto ArcelorMittal di Karaganda in Kazakhstan, un incendio in una miniera di proprietà del colosso mondiale dell’acciaio con sede in Lussemburgo. Ci sono ancora dei dispersi, e 18 persone ricoverate.
Giunto sul luogo del disastro, il presidente kazako Kassym-Jomart Tokayev ha dichiarato che ArcelorMittal è la “peggiore compagnia della nostra storia” e ha ordinato al governo di prendere il controllo del ramo kazako della compagnia. Tokayev parlava davanti agli impiegati e alle famiglie delle vittime nella sede di Karaganda.
“È la terza volta che avviene un disastro di questo tipo” ha detto il presidente. “Forniremo assistenza materiale e finanziaria. Tutte le famiglie che in qualche modo hanno sofferto non mancheranno di nulla. Se necessario creeremo un fondo speciale, me ne occuperò”.
Il governo kazako si muove sulla strada della nazionalizzazione. L’incendio è il peggior disastro della storia del paese dal 2006, quando morirono 41 minatori in un altro sito ArcelorMittal. Dal novembre dello scorso anno, ci sono stati altri 12 incidenti mortali in siti del gigante dell’acciaio con un totale di 12 vittime.
Il grande gruppo industriale ha promesso risarcimenti e stretta collaborazione con le autorità. Intanto la causa del disastro è ignota; il Kazakhstan ha annunciato una commissione d’inchiesta.