Il Regno Unito creerà un Safety Institute sull'Intelligenza Artificiale – askanews.it

Il Regno Unito creerà un Safety Institute sull'Intelligenza Artificiale

Il premier Sunak: “Esploreremo i rischi connessi al suo utilizzo”
Ott 26, 2023
Londra, 26 ott. (askanews) – Il Regno Unito istituirà il primo “AI Safety Institute” al mondo per esaminare e testare nuovi tipi di intelligenza artificiale ed esplorare i rischi connessi con il suo utilizzo, compresi i danni sociali come, pregiudizi e disinformazione.

Lo ha annunciato lo stesso primo ministro britannico, Rishi Sunak nel corso di un suo intervento, a Londra, in vista di un vertice globale sull’Intelligenza Artificiale che si terrà in Gran Bretagna a fine ottobre 2023.

“L’Intelligenza Artificiale potrebbe rendere più facile costruire armi chimiche o biologiche – ha detto – i gruppi terroristici potrebbero usarla per diffondere paura e distruzione su scala ancora maggiore. I criminali potrebbero sfruttare l’Intelligenza Artificiale per attacchi informatici, disinformazione, frode o persino per abusi sessuali su minori. E nei casi più improbabili ma estremi, c’è anche il rischio che l’umanità possa perdere completamente il controllo di questa, cosiddetta, super intelligenza”.

Per questo, ha detto Sunak, il governo britannico proporrà di istituire un gruppo di esperti globale, nominato dai Paesi e dalle organizzazioni partecipanti al vertice per pubblicare un rapporto sullo stato dell’Intelligenza Artificiale.

“L’AI – ha concluso il premier britannico – può anche aiutarci a risolvere alcune delle più grandi sfide sociali del nostro tempo può aiutarci a raggiungere finalmente la promessa della fusione nucleare, fornendo un’abbondante energia pulita a basso costo e praticamente senza emissioni. Può aiutarci a risolvere la fame nel mondo, rendendo il cibo più economico e facile da coltivare e prevenendo i fallimenti delle colture, prevedendo con precisione quando piantare, raccogliere o annaffiare le colture. E potrebbe aiutarci a trovare nuovi trattamenti per la demenza o sviluppare vaccini per il cancro”.