Roma, 25 ott. (askanews) – Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca e l’assessore al Bilancio, Giancarlo Righini, hanno inviato, questa mattina, una lettera al Prefetto di Roma per spiegargli i motivi che hanno portato all’impossibilità di rifinanziare, nel Bilancio 2023, il fondo per la riduzione fiscale, e per annunciargli il metodo di lavoro che verrà attuato nel 2024, frutto di un accordo proposto ai rappresentanti delle associazioni sindacali e al momento già sottoscritto dalla Cisl.
Il presidente Rocca e l’assessore Righini hanno sottolineato come la Regione, sulla quale grava una mole di 22,3 miliardi di euro di debiti finanziari, in questi primi mesi di governo abbia dovuto risanare un disavanzo sanitario di 218 milioni, e un ulteriore aggravamento dei conti a seguito della parifica del rendiconto 2022, la quale ha peggiorato il risultato di amministrazione di 170 milioni e censurato operazioni, parificandole con riserva, per ulteriori 103 milioni, per un totale di oltre 270 milioni.
Rocca e Righini hanno rassicurato il Prefetto sulla volontà da parte dell’amministrazione, nella programmazione 2024, di rifinanziare il fondo per la riduzione della pressione fiscale, ovviamente nei limiti delle risorse effettivamente disponibili, alleggerendo il carico fiscale delle famiglie più bisognose e delle imprese. A tal fine entro il mese di aprile 2024 dovrà essere definita la manovra fiscale per il medesimo esercizio, in modo da coordinare le politiche fiscali regionali con le modifiche intervenute a livello nazionale.
Il presidente Rocca e l’assessore Righini, infine, hanno smentito qualsiasi allarme sociale legato alla prossima manovra di bilancio e hanno specificato che l’amministrazione regionale continuerà a lavorare con la serietà che l’ha contraddistinta fin dal suo insediamento.