Panama City, 25 ott. (askanews) – Continua a essere alta la tensione a Panama City, dove centinaia di manifestanti per il secondo giorno consecutivo continuano a bloccare le strade e a bruciare pneumatici, sfidando l’appello alla calma del presidente Laurentino Cortizo. Si oppongono a un contratto che consente a una società canadese di gestire la più grande miniera di rame dell’America centrale. “Lotteremo fino alla revoca di questo contratto”, dice il manifestante Erasmo Cerrud.
Gli agenti antisommossa presidiano varie parti della città di Panama e altre città, dopo che la giornata di proteste di lunedì ha portato a scontri tra decine di manifestanti e la polizia, che ha utilizzato gas lacrimogeni per disperderli.