Roma, 25 ott. (askanews) – Crescono, in Italia, gli indicatori di povertà assoluta. Nel 2022, sono in condizione di povertà assoluta poco più di 2,18 milioni di famiglie (8,3% del totale da 7,7% nel 2021) e oltre 5,6 milioni di individui (9,7%, in crescita dal 9,1% dell’anno precedente calcolato con la nuova metodologia). Questo peggioramento è imputabile in larga misura alla forte accelerazione dell’inflazione e alla conseguente impennata dei prezzi.
L’Istat ha reso noto che l’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma più alta nel Mezzogiorno (10,7%, da 10,1% del 2021; in particolare, al Sud arriva a 11,2%), seguita dal Nord-est (7,9%) e Nord- ovest (7,2%). Il Mezzogiorno conta oltre 2 milioni 500mila individui in povertà assoluta. L’Istat registra anche 1,27 milioni di persone minori in povertà assoluta e conferma i segnali di disagio per le famiglie numerose.
Il caro-prezzi si conferma una tragedia economica, ha commentato il Codacons, mentre secondo l’Unione nazionale consumatori sono “dati drammatici, non degni di un paese civile”.